LA IV CIRCOSCRIZIONE SUL CANILE DI VIA DON BLASCO: “BISOGNA DOTARE LA CITTA’ DI UN CANILE E DI UN GATTILE PROPRI, NO AL RANDAGISMO”

Con il nuovo anno continua la vicenda del canile di via Don Blasco. Dopo l’ordinanza di sgombero firmata dal sindaco Accorinti, che ha deluso molti sostenitori ambientalisti, e le dichiarazioni “rassicuranti” dell’assessore Ialacqua che ha, invece, sottolineato come lo sgombero sia da interpretare come un “segnale” per una pronta e migliore soluzione, piuttosto che come un immediato “blitz”, il Consiglio della IV Circoscrizione, presieduto da Francesco Palano Quero, riunitosi  il 7 Gennaio, ha proposto misure contenitive per la situazione di cani e gatti di via Don Blasco.

Ad un’unanimità, su iniziativa del consigliere Renato Coletta, il Consiglio della IV Circoscrizione ha chiesto di revocare lo sgombero dal canile abusivo, poiché la riammissione degli animali su strada provocherebbe un’immediata morte degli stessi, considerata la precarietà dello stato di salute, nonché un aumento di incidenti stradali. Il Consiglio, inoltre, ha invitato l’amministrazione comunale a specificare e indicare espressamente quali siano i cinque siti già individuati per il trasferimento di un parte dei cani e dei gatti, in modo tale da capire effettivamente come le aree possano essere preparate alla messa in sicurezza ed ad eventuali allacci di acqua e luce.

Molti degli animali di via Don Blasco sono affetti da patologie come Leishmania, Rinotracheite virale felina, insufficienze renali, respiratorie, età sopraggiunta, cecità e sordità, che necessitano cure costanti in ambienti sicuri e protetti. Al momento, sono quattro le associazioni che si stanno occupando dei randagi, il cui lavoro, come attestato da un sopralluogo avvenuto il 13 Dicembre dalla III Commissione consiliare, è stato apprezzato per la dedizione e il sacrificio.

Ricordando che il servizio di prevenzione e controllo del randagismo è obbligatorio per i Comuni, ai sensi delle leggi 281/91, 15/2000 e del Regolamento di Polizia Veterinaria 320/1954, il Consiglio della IV Circoscrizione ritiene che la soluzione di trasferire una parte degli animali al canile convenzionato con il Comune “Millemusi” di Castanea, gestito dalla Lega Nazionale per la Difesa del Cane, sia insufficiente, dal momento che non solo la custodia di questi comporterebbe un costo di 20.000 euro, ma la struttura è anche sovraffollata.

Le soluzioni principali individuale dalla IV Circoscrizione sono quattro:

1)      Coinvolgere le quattro associazioni di volontariato, a cui  è stata indirizzata la delibera di sgombero, per provvedere alla messa in sicurezza degli animali e degli stessi cittadini.

2)      Richiedere ad imprese private la realizzazione di opere utili per il ricovero degli animali

3)      Realizzare un canile-gattile che sia di proprietà comunale, ai sensi della legge regionale n.15 del 3 luglio 2000

4)      Promuovere la lotta al randagismo attraverso una seria campagna di sterilizzazione e di adozione degli animali

 

A fronte di questo ulteriore richiamo di allarme proveniente dalla IV Circoscrizione, non resta che attendere il 31 Gennaio, data in cui, come è stato dichiarato da Ialacqua, scadranno i bandi grazie ai quali i privati potranno creare rifugi per gli animali nelle “cinque aree” già individuate dal Comune, ma di cui ancora non si conosce l’effettiva ubicazione. L’assessore ha, inoltre, richiesto un finanziamento alla Regione per la costruzione di un ricovero sanitario, per una somma di 245.901,64 euro, per cercare di migliorare le condizioni di vita degli animali.

 

(CLARISSA COMUNALE)

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