CAPODANNO IN PIAZZA: UNA SPESA DI 25.000 EURO, MA GLI ARTISTI VALGONO 0?

Mettiamo da parte i gusti di ognuno, evitando facili e superficiali considerazioni sullo spessore artistico dell’evento di Capodanno (a cui lasciamo agli addetti ai lavori eventuali commenti all’articolo).  La notizia, primo atto del neo assessore alla cultura, è stata sbandierata col solito ritornello del costo zero.(vedi delibera)

Chiariamo subito che le spese (anche se relativamente basse per un “megaevento” cittadino) ci sono: 25.010,00 euro, iva compresa, che verranno impegnate subito dopo l’approvazione da parte del consiglio comunale del bilancio di previsione 2013.

In particolare le spese riguardano la location del palco grande (4.800 e +iva), la location per il musical (2.500 +iva), impianto video (2.700 +iva) e la struttura coperta (con il gruppo elettrogeno etc) per un importo di 10.500 euro più iva.

Nessun cenno a chi si esibirà sul palco, a chi condurrà la serata. Maurizio Presente, Patrizia Casale, Marika Micalizzi: tutti lavorando gratuitamente per concedere alla cittadinanza una serata di capodanno speciale?

E poi loro, gli artisti che animeranno lo show: alcuni allievi della CDR Music, i gruppi live The Sedo; CSS; Gianluca Rando e Carla Andaloro; la cantautrice Letizia Contadino; ed altri artisti che proporranno diversi generi musicali “per dare – recita il comunicato –  la possibilità a tutti di trascorrere gratuitamente una piacevole e gioiosa notte di San Silvestro. Dopo la mezzanotte è previsto un momento dedicato al grande spettacolo di “Notre Dame de Paris”, interpretato, in una versione ridotta e interattiva, dalla compagnia Performance Creation, a cura di Carmelo Impalà, responsabile della sezione teatro del CAM”.

Ecco, considerando che il titolo della proposta del  Cam e’ “Fineanno 2013 – l’anno che verrà  tra musica cultura e rinnovamento sociale”, ci auguriamo che non passi per “partecipazione”  la pericolosa idea che la professionalità artistica non ha un valore e non venga riconosciuta, con la conseguenza che i professionisti della musica, del teatro, dello spettacolo, siano messi da parte perché “gratis” è meglio. Da Roy Paci ad Arimatea esiste un’ampia forchetta, che passa dal sostegno ad un progetto di coinvolgimento della città, alla legittimazione di una sottocultura che non ci piace.

Ci ritroveremo con una città destinata a lasciare che il Teatro sia ridotto ad una fiera commerciale per cerimonie nuziali, che gli artisti messinesi “ in piazza” siano solo quelli gratis, che il cambiamento dal basso risulti piuttosto verso il basso. (Pal.Ma.)

 

PS: A seguito di questo articolo, abbiamo saputo che lo stesso Cam darà dei gettoni di presenza a chi si esibirà. Resta però l’amarezza per la scelta operata dall’amministrazione Accorinti, da cui ci si attendeva discontinuità. Con 25 mila euro di budget si poteva dare un’immagine diversa della scena culturale messinese. Che c’è: e questo l’assessore doveva saperlo.

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