Visita a sorpresa al Palanebiolo del deputato nazionale Francesco D’Uva, accompagnato da alcuni attivisti del MoVimento 5 stelle di Messina e del circolo Arci Thomas Sankara, che ieri ha effettuato un sopralluogo presso la struttura universitaria che attualmente ospita il centro-tendopoli di accoglienza dei circa 200 migranti destinati dal Ministero dell’interno presso la Cittá di Messina.
“Il sopralluogo si é reso necessario – si legge in un comunicato – dal momento che la precedente ispezione del Deputato Regionale Valentina Zafarana aveva giá mostrato l’inadeguatezza del campo, cosí come attualmente allestito, sollevando particolari preoccupazioni circa un possibile peggioramento delle condizioni igienico-sanitarie, anche in considerazione dell’arrivo delle intense precipitazioni stagionali, e del contestuale abbassamento delle temperature”.
Il giovane deputato ha constatato che la tendopoli si presenta in condizioni assolutamente non conformi per quello che dovrebbe essere un campo di accoglienza. “Benché in presenza di una situazione di temporanea emergenza, sia la legislazione comunitaria, quanto il diritto interno, richiedono espressamente che le più elementari condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza delle strutture ospitanti devono essere necessariamente garantite. – ricorda D’Uva – L’acqua caduta in questi giorni ha creato una vera e propria zona paludosa all’interno del centro, che deve essere attraversata dai migranti ogniqualvolta questi intendano servirsi dei servizi igienici. Il terreno, chiaramente non adatto a trattenere e assorbire le precipitazioni, ha causato numerosi allagamenti all’interno delle tende, con gravissimi disagi non solamente per la regolare permanenza delle persone presenti, ma per la loro stessa sicurezza, dal momento che i livello dell’acqua raggiunge le stufe di calore utilizzate per il riscaldamento, installate con cavi elettrici a vista”.
Secondo quanto emerso a seguito del sopralluogo, i migranti presenti all’interno della tendopoli sono stati forniti di indumenti e vestiario assolutamente approssimativi, dal momento che, mentre i kit previsti dal contratto stipulato tra l’Ente Gestore dei Servizi della struttura e la prefettura di Messina prevedevano un abbigliamento adatto alle condizioni climatiche e alla stagione invernale attuale, quelli fino ad ora consegnati, considerato che alcuni di loro camminano ancora con ciabatte di gomma, presentano scarpe di tela e nessun giaccone adatto a ripararsi dal freddo di questi giorni. Il vestiario fornito, nonostante sia presente nel contratto un servizio di lavanderia, viene lavato dagli stessi migranti con le saponette presenti all’interno del kit. I servizi igienici a disposizione sono in numero certamente non adatto ad un centro che ospita oltre 200 persone, e alcuni di questi sembrano non essere mai stati fatti utilizzare, secondo quanto riportato dagli stessi ragazzi ospitati nel centro.
“La situazione non è ulteriormente sostenibile – afferma il deputato – Francesco D’Uva. Le condizioni in cui sono costrette a vivere queste persone non è quella che dovrebbe garantire un Centro di accoglienza a norma di legge. Chiedo con forza che le altre istituzioni prendano atto di quanto ho potuto loro riportare grazie a questo sopralluogo. Dobbiamo garantire a queste persone la loro dignità di essere umani, garantendo i più essenziali diritti civili. Spero che il Ministero dell’Interno, di concerto con la Prefettura di Messina, dispongano lo spostamento di queste persone all’interno di strutture idonee, così come più volte sollecitato dalla stessa amministrazione comunale”.