Si è concluso positivamente il sit-in a piazza Duomo nel giorno di Natale. L’iniziativa, promossa dall’associazione “Leonardo Sciascia”, ha raggiunto l’obiettivo di informare i cittadini sulla necessità di un urgente provvedimento parlamentare che conduca all’amnistia.
Alla manifestazione hanno aderito la Camera Penale di Messina e l’Associazione Giovani avvocati,le famiglie dei detenuti e degli ex detenuti. “Il Comune di Messina – sottolineano i radicali – a differenza di altri, non ha ritenuto di accogliere e sostenere tale iniziativa a favore delle vittime di un sistema giudiziario distorto da una montagna di procedimenti”. Il riferimento è anche al sindaco di Roma, in prima fila accanto a Marco Pannella, al ministro Bonino, nella marcia che si è svolta nella Capitale.
I Radicali di Messina, alla luce di questa situazione drammatica che alimenta l’invivibilità degli istituti di pena e la condizione insopportabile dei detenuti e delle loro famiglie,ha deciso di avviare una campagna per l’istituzione della figura del Garante dei detenuti a livello comunale.
“In Italia esistono garanti regionali, provinciali e comunali le funzioni dei quali sono definite dai relativi atti istitutivi – spiega Saro Visicaro – I garanti ricevono segnalazioni sul mancato rispetto della normativa penitenziaria, sui diritti dei detenuti eventualmente violati o parzialmente attuati e si rivolgono all’autorità competente per chiedere chiarimenti o spiegazioni, sollecitando gli adempimenti o le azioni necessarie.
Il loro operato si differenzia pertanto nettamente, per natura e funzione, da quello degli organi di ispezione amministrativa interna e della stessa magistratura di sorveglianza. I garanti possono effettuare colloqui con i detenuti e possono visitare gli istituti penitenziari senza autorizzazione, secondo quanto disposto dagli artt. 18 e 67 dell’ordinamento penitenziario (la legge n. 14/2009).
Saranno quindi avviati gli opportuni contatti con l’Ordine degli avvocati, l’Associazione dei magistrati,le forze politiche e istituzionali per verificare la disponibilità di ognuno a perseguire tale obiettivo”.
“Quello dell’impegno della Camera dei deputati sullo stato delle carceri italiane” è un impegno “che fin dal giorno del mio insediamento ho voluto indicare come assolutamente prioritario per rimuovere le condizioni disumane e degradanti in cui sono costretti a vivere migliaia di detenuti”. E’ quanto scrive in una lettera di risposta alla presidente del Movimento dei Radicali, la presidente della Camera, Laura Boldrini.