Il servizio Metromare è stato rifinanziato per un anno. Infatti, nella serata di ieri, è stato approvato l’emendamento alla Legge di Stabilità inserito dunque nel pacchetto di emendamenti che sarà parte integrante del testo della finanziaria presentata dal Governo e sul quale verrà con tutta probabilità posta la fiducia.
Il provvedimento, che arriva come un “dono natalizio” per i pendolari dello Stretto, è stato presentato dal deputato messinese Vincenzo Garofalo, e prevede una copertura finanziaria di 8,5 milioni e consentirà alla Società nata dalla fusione di Ustica Lines e Bluferries di andare avanti ancora per un anno fino alla fine del 2014. Non è andata invece a buon fine la richiesta di un finanziamento triennale, che prevedeva una copertura finanziaria di 30 milioni fino al 2016.
Insomma, un respiro di sollievo, ma con la consapevolezza che tra un anno si tornerà nuovamente a discute della questione. Certo la speranza è quella che ci sia il tempo di programmare nuove soluzioni.
“Non è stato facile– ha commentato Garofalo da mesi impegnato su questo fronte- ma alla fine ritengo che il risultato raggiunto sia importantissimo. Il mio emendamento prevedeva lo stanziamento di una somma che sarebbe servita a garantire il servizio per tre anni ma mi ritengo comunque soddisfatto per il risultato raggiunto ieri. Si è scongiurato il rischio di interruzione del collegamento rapido nello Stretto.
E’ chiaro che su questo argomento abbiamo svolto un lavoro insieme al Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi e che continueremo a lavorare, già da oggi, affinché si trovino le risorse anche per il 2015 e per il 2016”.
Sui collegamenti nello Stretto, inoltre, in Commissione Trasporti alla Camera è stato approvato contestualmente un emendamento presentato dal deputato messinese e dai Deputati Bosco, Minardo e Misuraca che prevede, sempre all’interno della Legge di Stabilità, un finanziamento di 200 mila euro per la predisposizione di uno studio di fattibilità sui collegamenti marittimi ferroviari e stradali nell’area dello Stretto.
“Più volte- ha evidenziato Garofalo- ho denunciato le inadeguate condizioni complessive del trasporto nell’Area dello Stretto ed evidenziato la necessità di una radicale rivisitazione programmatica delle politiche di intervento nel territorio siciliano. L’obiettivo di questo studio di fattibilità è quello di individuare, seriamente e concretamente, le iniziative più opportune per accrescere i livelli di competitività ed efficienza dell’offerta di servizi disponibili per le diverse modalità di trasporto, nell’ambito della mobilità dell’area dello Stretto e a definire un quadro generale multimodale in grado di potenziare i sistemi di collegamento marittimi ferroviari e intermodali.
Stipuleremo un Accordo di Programma Quadro per l’Area integrata dello Stretto. E quale area integrata può esistere se non si definisce un sistema coordinato nel settore dei trasporti? A questo lavoro, coordinato dal Ministro Lupi, parteciperanno gli enti locali, le Università, le Autorità Portuali e Marittime oltre tutti gli organismi che potranno offrire un valido e concreto contributo. Realizzare l’Area integrata dello Stretto- ha concluso Garofalo- significa creare una comunità di oltre un milione di abitanti con un piano di sviluppo nei vari settori economici in grado di competere con tutte le altre comunità europee. Una sfida per tutte le generazioni”.