Sarà un esame, per verificare se l’effetto Grassadonia è solo un palliativo o la cura giusta per guarire da un’interminabile convalescenza. Il Messina, reduce dall’ottima vittoria sul campo del Sorrento, si prepara all’insidiosa sfida (inedita, dato che non ci sono precedenti tra le due compagini) con il Teramo, squadra capolista del girone che ha ricoperto un ruolo da protagonista fin dall’inizio della stagione e che è reduce dal successo per 2-0 sul campo della Vigor Lamezia, nel recupero della 13’ giornata giocato Mercoledì. Un collettivo, quello abruzzese, nel complesso dal gran potenziale, ma grande attenzione dovrà essere soprattutto rivolta all’attaccante brasiliano Dimas, classico bomber capace di far reparto da solo e già autore di nove gol.
Per provare ad ottenere un successo che al San Filippo manca dalla gara con l’Arzanese (15 Settembre), il tecnico campano si affiderà al già collaudato 3-5-2: verranno presumibilmente confermati gli uomini scesi in campo Domenica scorsa, con l’unico dubbio in avanti, dove Corona potrebbe partire dall’inizio al posto di Chiaria. Questi i convocati: Lagomarsini, Iuliano, Caldore, De Bode, Silvestri, Ignoffo. Guerriera, Quintoni, Bucolo, Simonetti, Maiorano, Gherardi, Costa Ferreira, Corona, Siciliano, Lasagna, Guadalupi, Chiaria.
Prima del calcio d’inizio verrà osservato un minuto di silenzio per ricordare Roberto Dore, ex portiere giallorosso prematuramente scomparso in settimana. Infine, il Messina ha finalmente ritrovato il campo per gli allenamenti: si tratta del XXIV° Artiglieria. (ROBERTO FAZIO)