Il Tribunale del Riesame ha disposto la restituzione dei beni sequestrati lo scorso 14 novembre ai legittimi proprietari Giuseppe Caliri e Natale Capone, entrambi sotto accusa nell’ambito dell’inchiesta sui corsi d’oro. I due sono indagati per la gestione dei fondi destinati alla struttura Ancol di Messina.
Accogliendo le istanze dei difensori, il collegio ha disposto la restituzione dei beni sequestrati a Caliri e al fratello dell’ex assessore : 146.000 euro a testa. Disposto invece il dissequestro parziale per l’ex tesoriera del PD messinese Concetta Cannavó e per Nicola Bartolone fino alla concorrenza del valore eccedente rispetto ai beni messi sotto chiave. Confermati invece gli altri sequestri che riguardano l’ex consigliere comunale del Pd, Elio Sauta, la moglie Grazia Feliciotto, Natale Lo Presti, Salvatore Natoli, Chiara ed Elena Schirò rispettivamente mogli dell’on Francantonio Genovese e dell’on. Franco Rinaldi, e dell’ex assessore comunale Melino Capone.
Tra otto giorni avrà invece inizio il processo.