Una vittoria dalle mille sfumature. Il Messina sbanca lo stadio “Italia” (dove non aveva mai vinto) e ritorna così alla vittoria. La vera nota positiva è però la prestazione: un ottimo Maiorano riprende le redini del centrocampo , i calciatori sembrano più sicuri, quasi rigenerati dal lavoro svolto in soli cinque giorni dal neo tecnico Grassadonia, che bagna alla grande il suo debutto. L’allenatore campano aveva già avvisato in conferenza stampa durante la settimana: “ bisogna lavorare sulla testa, il gruppo è buono”. E così è stato, tanto da far sembrare tutto più facile nella partita di oggi. Una match che nonostante i due gol nei primi 25 minuti, giocati ottimamente dal Messina, non è stato una passeggiata, almeno fino al 15’ del secondo tempo, quando nel momento migliore dei suoi Pisani si fa gettare fuori per qualche parola di troppo e lascia la sua squadra in dieci, facendo così tirar un sospiro di sollievo ai giallorossi, bravi nel saper contenere le offensive avversarie e a chiudere definitivamente il match con la prodezza di Corona che, come spesso accaduto nella sua carriera, sa realizzare solo grandi gol. Soltanto le prossime partite riusciranno a chiarire se il titubante avvio del Messina è esclusivamente frutto di un blocco psicologico e di qualche infortunio di troppo nel gruppo.
La cronaca. Grassadonia conferma il 3-5-2 e schiera Lagomarsini in porta, Ignoffo con Silvestri e De Bode in difesa, Maiorano con Bucolo e Ferreira a centrocampo, Quintoni e Ferreira sulle corsie esterne, mentre in avanti coppia Chiaria-Guadalupi. Simonelli per il Sorrento schiera Polizzi, Benci, Imparato, Pisani, Margarita, Villagatti, Maiorino, Lettieri, Improta, Coppola, Canotta. Fa ben sperare la partenza del Messina che già dai primi minuti fornisce un’ottima impressione; non si tratta di un fuoco di paglia, poiché al 12’ Silvestri svetta su tutti e insacca il corner battuto da Quintoni. Solo sei minuti dopo arriva il raddoppio dei peloritani, grazie ad un contropiede da manuale avviato da Maiorano, proseguito da Guadalupi e brillantemente finalizzato da Ferreira. Primo sussulto, al 24’, dei padroni di casa che si vedono annullare un gol arrivato dopo il fischio dell’arbitro, il quale aveva sanzionato un fallo di mano di Ferreira; subito dopo il Messina potrebbe addirittura chiudere anticipatamente il match, ma Chiaria solo davanti al portiere conclude a lato il suo diagonale. Dopo i primi 25 minuti in cui i giallorossi sono padroni del campo, il Sorrento esce dal guscio e prova a ridurre lo svantaggio: al 30’ un lezioso Improta spreca clamorosamente tentando un pallonetto su Lagomarsini che interviene senza difficoltà, cinque minuti dopo Margarita prova la battuta e protesta timidamente per un presunto fallo di mano. Sul finale Chiaria si gira bene ma calcia alto mentre Improta spaventa ancora gli ospiti, con una conclusione di poco sulla destra di Lagomarsini.
Nella ripresa il Sorrento parte col piglio giusto, mentre il Messina colleziona le ammonizioni di Guadalupi e Chiaria (in diffida). Al 9’ i campani conquistano un calcio di rigore, a causa di un intervento scorretto di Silvestri sul neo entrato Musetti: dagli undici metri accorcia Maiorino. Al 13’ Chiaria si mostra egoista e non sfrutta al meglio un gran contropiede, calciando invece di servire sulla sua destra Maiorano. Al 14’ Villagatti ci prova di testa ma un minuto dopo il Sorrento paga l’ingenuità di Pisani, che si fa espellere per qualche parola di troppo nei confronti del direttore di gara. Da qui in poi i padroni di casa escono di scena (eccetto un tentativo neutralizzato da Lagomarsini al 39’) e il Messina, oltre ad chiudere definitivamente una partita già compromessa dall’espulsione precedente con la perla di Corona che scavalca Polizzi con uno splendido pallonetto, potrebbe addirittura aumentare il divario più volte: al 43’ infatti Guadalupi supera con un tunnel il difensore e serve in area Guerriera, il quale però svirgola e manca il tap-in, mentre sugli instanti finali Simonetti (subentrato al positivo Maiorano) non finalizza un contropiede avviato da Corona, calciando alto. Da segnalare, sempre sui minuti finali, l’ingresso di Gherardi per Guadalupi. Termina così un incontro che regala grande conforto all’ambiente giallorosso.
Prossimo impegno fra sette giorni al San Filippo contro un ostico Teramo, protagonista in questo avvio di stagione ma reduce da due sconfitte consecutive. (ROBERTO FAZIO)