Non si tratta di un accordo politico ma programmatico tra le parti, obiettivo del quale è la realizzazione di una piattaforma progettuale comune, idonea a costituire il punto di riferimento delle personalità propositive e capace di convogliare le energie positive della città. Farsi, dunque, strumento del confronto tra le parti e luogo di partecipazione in cui ognuno possa dare il proprio contributo al fine di attivare iniziative ad ampio raggio.
A sottolineare gli intenti del Patto per la Città, questo il nome dell’accordo, il Sindaco Accorinti che stamane, insieme ad alcuni rappresentanti della Giunta, ha incontrato esponenti del movimento Reset, co-protagonista nell’atto. La redazione del Patto è stata orientata dalla fissazione di tre criteri guida: individuazione delle iniziative condivise da portare avanti congiuntamente; identificazione delle metodologie da adottare nel perseguire gli obiettivi, previa valutazione della fattibilità sia tecnica che economica; analisi delle tempistiche di realizzazione dei progetti, previa valutazione delle priorità cittadine.
Le proposte sono state passate al setaccio in funzione di un criterio pragmatico che impone l’esigenza di operare in tempi brevi e con risultati concreti e immediati. Il Patto è suddiviso in aree tematiche che individuano le principali azioni da attuare. Le modalità operative saranno scandite con l’appoggio di consulenti competenti, disponibili a collaborare al progetto a titolo gratuito.
I settori che fanno riferimento agli assessori comunali in funzione delle rispettive deleghe riguardano l’area marketing territoriale, servizi finanziari ed amministrazione, legalità, trasparenza e lotta alle mafie, urbanistica, innovazione ricerca e sviluppo, territorio ed ambiente, rifiuti, energia, mobilità, cultura e turismo, sport, decentramento e valorizzazione delle periferie, formazione, industria, integrazione e servizi sociali. (LA. MA.)