CALCIO, ACR MESSINA: DISASTRO AL SAN FILIPPO, CON LA VIGOR LAMEZIA TOCCATO IL FONDO

Messina-Sorrento (arbitro Antonello Balice della sezione di Termoli)
Pensavamo che assistere ad una débâcle peggiore di quella con il Foggia fosse davvero difficile, eppure oggi la squadra giallorossa è riuscita in questa impresa. Messina-Vigor Lamezia è uno spettacolo indecente, una battuta d’arresto troppo pesante, purtroppo perfetta proiezione di una gara condotta in malo modo, arrivata, tra l’altro, a ridosso di una serie positiva che sembrava essere il prologo di una rinascita tanto attesa. Soltanto quei cinque punti di distacco dalla zona promozione, limbo inusuale in cui si crogiola da parecchio tempo la società, non permettono di poter parlare di punto di non ritorno. Ma di certo oggi Corona e compagni hanno toccato il fondo. A fine partita la curva, apparsa delusa ma inibita nelle sue forme di contestazione verso una squadra che non riesce più a regalarle sorrisi, grida “Vergogna” e fischia davvero tutti, da Catalano al magazziniere. E proprio Catalano torna a tremare: sebbene la sensazione sia che addossare tutte le responsabilità al tecnico sia ingeneroso, probabilmente oggi Gherardi andava utilizzato al posto di un volenteroso ma spento Corona, mentre Guadalupi continua a pagare il prezzo di una posizione sul campo che non premia il suo talento. Sfortunata poi la decisione di rischiare De Bode, oggi apparso in notevole difficoltà, come anche lo stesso Caldore ( anche lui fuori posizione). Unica nota positiva il rientro di Maiorano: nel piccolo spezzone a lui riservato il centrocampista ha mostrato di essere suo malgrado il rimpianto più grande di questa compagine. La tifoseria chiede di intervenire in maniera ferma sul mercato alla società, la quale si chiude in un nuovo silenzio stampa che non piace proprio a nessuno. E intanto le partite a disposizione per raddrizzare la stagione diventano sempre meno.
La cronaca. Il Messina scende in campo con Lagomarsini in porta, Caldore insieme a De Bode e Cucinotta in difesa, Bucolo e Ferreira sulla mediana a supporto degli esterni Quintoni e Guerriera a centrocampo, Guadalupi dietro le due punte Chiaria e Corona. In panchina, fra gli altri, Ignoffo e il recuperato Maiorano. Raffaele Novelli schiera così la sua Vigor Lamezia: Rosti, Rapisarda, Malerba, Romano, Marchetti, Gattari, Zampaglione, Scarsella, Del Sante, Rondinelli, D’amico. I primi cinque minuti segnano un sostanziale equilibrio, poi fra il 6’ e l’8’ la Vigor riesce a tirare per ben tre volte in porta con Del Sante. Al 10’ si vede il Messina con un tiro dalla distanza di Ferreria e al 12’ Quintoni ci prova dal limite, sul lato sinistro, ma il suo tiro termina alto non di molto. Al 15’ arriva il primo gol degli ospiti grazie a Rapisarda che, con la complicità di Lagomarsini (probabilmente tradito dall’ultimo rimbalzo), calcia a rete da distanza siderale. Da qui in poi inizia l’incubo per i giallorossi: al 20’ arriva il raddoppio della Vigor con Zampaglione che finalizza a porta vuota un contropiede da manuale partito da un “errore di comunicazione” tra i due centrali Cucinotta e Caldore. Il Messina prova a reagire con Guadalupi al 23’ che si incunea dalla sinistra e mette in mezzo un tiro cross da nessuno colto in area (un minuto prima giallo per De Bode). Ci prova ancora al 36’ Ferreira dalla distanza, soluzione più volte cercata, emblema della difficoltà di costruire un gioco efficace a scardinare la retroguardia avversaria, ma al 42’ giunge il terzo gol dei bianco-verdi, ancora ad opera di Zampaglione che supera abilmente con una finta di corpo il suo marcatore ed insacca alle spalle di Lagomarsini. Sul finale di primo tempo potrebbe arrivare addirittura il quarto gol degli ospiti, nuovamente con Zampaglione che però viene questa volta fermato dall’estremo giallorosso. I primi 45’ si chiudono fra i fischi e l’incredulità dei pochi spettatori presenti allo stadio.
L’avvio di secondo tempo è illusorio: Ferreira infatti già al 1’ prima prova il suo classico tiro dalla distanza, ormai marchio di fabbrica, mentre al 5’ manca clamorosamente in area il tap-in svirgolando goffamente una ribattuta del portiere sul tiro di Chiaria. Intanto Maiorano rileva un Caldore in comprensibile affanno. Al 7’ ancora il portoghese accorcia le distanze con un bel colpo di testa, ma la speranza della rimonta viene immediatamente scalfita prima dall’espulsione di Cucinotta e poi dal quarto gol dei calabresi con Scarsella, anche lui di testa in seguito ad un corner. Il Messina da qui in poi non rientrerà più in partita: al 13’ ancora gli ospiti sfiorano la cinquina sempre con un colpo di testa di Scarsella sul quale è provvidenziale Lagomarsini, poi inizia la girandola dei cambi (Ignoffo sostituisce Guadalupi, Voltasio e De Giorgi prendono il posto rispettivamente di Zampaglione e D’Amico). Al 35’ Bucolo lascia partire una sassata dalla distanza, deviata sulla traversa da Rosti, due minuti dopo Gherardi, entrato al posto di Corona, supera un avversario sulla sinistra e calcia sulla rete esterna della porta. Al 38’ quinto gol annullato alla Vigor, causa fuorigioco di Del Sante e la partita scivola via sul finale con l’ultima rovesciata di Chiaria. Ultimi cambio nei tre minuti di recupero: Perrino rileva Romano. Finisce così una partita da dimenticare.
Il Messina resta immobile al terz’ultimo posto, a 14 punti. Prossimo impegno in casa del Sorrento, reduce quest’oggi dalla vittoria per 2-0 sul campo del Tuttocuoio, utile a scavalcare proprio i peloritani in graduatoria. (ROBERTO FAZIO)

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