I dati di affluenza si sa sono sempre approssimativi, ma il dato vero è certamente un altro: nessuno si ricordava di aver mai visto Corso Garibaldi di Reggio Calabria così pieno di gente e musicisti. «La manifestazione più riuscita degli ultimi cinquat’anni» qualcuno ha scritto. Quello che certo è che Reggio Calabria ha reagito all’incendio che il 4 novembre scorso ha distrutto buona parte della collezione di strumenti e spartiti del Museo dello Strumento Musicale, un evento che a queste latitudini non può non essere ricondotto a poteri oscuri e criminali (ad oggi le cause dell’incendio sono ancora in corso di accertamento). Ma la notizia è che sabato a Reggio Calabria c’è stata una festa che ha celebrato il Museo dello Strumento: le persone hanno fatto capire che la città quel museo lo vuole, di nuovo e più bello di prima.
Un corteo fatto di musica – tanti i tamburi, ma anche chitarre, gong, fisarmoniche e coperchi di pentole – che è partito da piazza Italia e che è proseguito sul corso Garibaldi, via verso il Museo, dove, tra almeno un migliaio di gente, la banda dello stretto ha eseguito tre brani in un’aria di festa e partecipazione. E poi, tante le jam session improvvisate tra i vari musicisti: si ha avuto davvero la sensazione che la città stesse suonando tutta, magari non all’unisono, ma con un unico intento: dire no al tentativo di privare la cittadinanza di cultura e di musica.
Suona, Reggio Suona non resterà un evento isolato perché già in questi giorni gli organizzatori stanno pensando a un concerto per celebrare il Museo, e innescare così una raccolta fondi, utile per la ricostruzione. Per seguire gli sviluppi c’è un gruppo facebook aperto Fenice – la musica non brucia MAI!. Noi cercheremo di seguire tutti gli sviluppi e naturalmente saremo qui a raccontarli.