PACE DEL MELA: MINACCE DI MORTE PER ANGELA BIANCHETTI

Un nuovo grave atto intimidatorio si è verificato solo tre giorni fa nei confronti di Angela Musumeci Bianchetti, consigliere comunale di Pace del Mela e presidente del comitato “Cittadini Pacesi per la Vita”, la quale ha ricevuto una lettera minatoria, scritta in un pessimo italiano, contenente esplicite minacce di morte per lei e i suoi familiari, con annesso l’invito a disinteressarsi delle attività del Comune di Pace del Mela.

Non si tratta purtroppo di un caso isolato: nei mesi scorsi, infatti, il consigliere era già stata vittima di altri atti di questo genere, come quando, addirittura nel giorno immediatamente successivo alle sue elezioni,  si ritrovò sul parabrezza della sua auto delle cartucce inesplose. La diretta interessata non ha rilasciato alcuna dichiarazione per  non interferire con le indagini delle forze dell’ordine.  Due giorni fa anche Giuseppe Maimone, presidente dell’Adasc (Associazione per la tutela dell’ambiente e per la salute dei cittadini) è stato minacciato. Sarebbero due le lettere inviate da ignoti e indirizzate al presidente dell’ associazione milazzese  contenenti minacce di morte anche nei confronti del padre che al momento ricopre un incarico politico nel comune di San Pier Niceto.

Gli avvocati Caterina Mannino e Giuseppe Foti, in rappresentanza rispettivamente dell’associazione “TU.DIR.D.A.I.” e del comitato “Cittadini Pacesi per la Vita”, esprimono solidarietà e vicinanza al consigliere comunale , da sempre impegnata nelle battaglie per la  tutela delle fasce più deboli della popolazione pacese, augurandosi che la magistratura faccia subito chiarezza e che questi atti vili e indecenti non portino  la vittima  a desistere dal suo operato.

Tra le più importanti e recenti rivendicazioni sociali della Bianchetti si annovera la clamorosa protesta che la portò nel Gennaio del corrente anno ad arrampicarsi in un traliccio alto quindici metri e sito a Passo Vela, tristemente noto ai più per essere il quartiere delle donne con la parrucca (a causa dell’alto tasso di tumori che colpiscono la popolazione femminile della zona) , per manifestare la sua ferma opposizione alla costruzione dell’elettrodotto Terna. (ROBERTO FAZIO)

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