Dopo l’archiviazione del caso in data 21 Agosto e dopo la richiesta di un mese dopo, da parte di ben 41 senatori “capeggiati” da Maurizio Vincenzo Santangelo ( Movimento 5 Stelle) di un’ispezione al tribunale di Viterbo per accertare se gli uffici giudiziari abbiano proceduto secondo le leggi, i regolamenti e le istruzioni vigenti, ancora una scoraggiante notizia per la famiglia Manca: oggi infatti la stessa Procura, oggetto di polemiche per il suo operato, ha richiesto il rinvio a giudizio di una donna, sulla quale grava un pesante capo d’accusa, ovvero “omicidio colposo per cessione di droga da parte di terzi”. Trattasi di Monica Mileti, l’unica tra i cinque indagati per la quale nella scorsa estate non è stata accolta la richiesta d’archiviazione. Sarebbe lei , secondo la giustizia viterbese, la donna alla quale si sarebbe rivolto Attilio Manca per acquistare la droga. L’Udienza Preliminare è fissata per il prossimo 13 gennaio 2014.
L’ipotesi conferma la volontà della Procura di Viterbo di perseguire la pista del “suicidio” dovuto all’uso di sostanze stupefacenti.
Superfluo ricordare l’amarezza della famiglia Manca, impegnata da ormai quasi dieci anni a fare luce su una vicenda che rischia di diventare uno scandalo giudiziario. A questo proposito abbiamo sentito Gianluca Manca, fratello di Attilio: “ Sono amareggiato. Si tratta di una donna che mio fratello non conosceva, non era una sua amica al contrario di quanto è stato detto, e soprattutto ciò che mi lascia senza parole è che per la prima volta nella storia della giustizia italiana si crede alla versione degli imputati, dato che sono stati loro a tirare in ballo questa figura, e non terzi testimoni”. E in merito alla richiesta di ispezione: “nessuna novità, il Ministro Cancellieri non si è ancora espresso, ne in favore ne contro”. (ROBERTO FAZIO)