A seguito della pubblicazione dell’immagine che ritraeva delle tesi di laurea contenute in un sacco nero, il Direttore del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, prof.ssa Marianna Gensabella, ha ritenuto opportuno precisare quanto segue:
– La foto si riferisce a tesi di laurea custodite nella stanza di una collega andata in pensione (come si può facilmente ricostruire grazie alle informazioni ricavabili dall’intestazione). Si trovavano accanto alla porta della stessa stanza – e non all’esterno del Dipartimento – per essere smaltite, come prevede la prassi in questi casi.
– Preventivamente, però, come è prassi consueta del Dipartimento, erano state staccate le pagine dei lavori, tanto che l’immagine indica con chiarezza come si tratti delle copertine e non degli interi elaborati.
– Non risponde assolutamente al vero l’idea che venga chiesto agli studenti di stampare copie della tesi in più rispetto a quelle necessarie. La versione cartacea resta agli atti della Segreteria Studenti e la versione in Cd rimane agli atti del Dipartimento. Le restanti copie sono nella disponibilità, oltre che dello stesso laureando, del relatore e del correlatore.
– È ovvio che sia relatori che correlatori non hanno obbligo di conservare sine die le tesi di laurea.
– Non è assolutamente vero che le tesi di laurea siano disponibili in armadi incustoditi nei corridoi del Dipartimento.
Marianna Gensabella
Direttore del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne
Nella foto, i faldoni che contengono la carriera e gli elaborati degli studenti. (SIMONE INTELISANO)