Di seguito, riportiamo in modo preciso e completo, il contenuto dell’intervento che, durante la seduta del consiglio comunale, il vicesindaco ass. Guido Signorino ha rivolto ai presenti, membri del civico consesso, relativamente alle polemiche sollevate da quanti hanno trovato inappropriata la condotta e il discorso del sindaco Renato Accorinti, in occasione delle celebrazioni ufficiali per le commemorazioni del 4 novembre.
“Vorrei fossimo tutti consapevoli di ciò di cui stiamo parlando. Innanzitutto nessuno in città, tantomeno il sindaco, ha mai teso -neanche lontanamente- mancare di rispetto né alle forze armate dell’ordine né alle forze armate. Il Sindaco ha letto un messaggio che è intitolato con le seguenti parole: si svuotino gli arsenali, strumenti di morte e si colmino i granai, fonte di vita. L’autore di queste parole è l’ allora Comandante in Capo dell’Esercito Italiano, Presidente Sandro Pertini. Entrando nel merito -e invito tutti, quando si parla di ciò che accade, ad entrare nel merito di quel che è detto e di non limitarsi alla forma- del contenuto del comunicato letto dal Sindaco, sfido chiunque a trovare una sola parola che possa recare offesa alle forze armate o alle forze dell’ordine. Il contenuto del messaggio è un inno -anzi, non un inno ma un appello- alla pace ed è un appello alla collaborazione tra i popoli, esattamente ciò che la costituzione chiede, anzi impone allo Stato italiano di fare. Ciò a cui la Costituzione italiana richiama e indica come compito essenziale -nell’accezione propria di essenza- dello Stato e delle istituzioni nazionali, tutte le istituzioni italiane. Se qualcuno ha sentita toccata e turbata la propria sensibilità, eventualmente anche in virtù del ruolo istituzionale ricoperto, sono sicuro che il Sindaco troverà il modo, le forme le modalità adatte e più corrette, per chiarire e appianare forme di mal comprensione che possano esserci state.
Ma tornando al merito del contenuto della comunicazione resa dal sindaco io non credo che nessuno possa trovare nessuna parola offensiva nei confronti di forze armate verso cui non c è accenno ne delle forze dell’ordine men che meno.
Con questo spirito e questo approccio sono certo che il rappresenterà la comunità di Messina come comunità impegnata per la pace a servizio della città e a servizio -più in generale- dei popoli e nel pieno rispetto delle forme armate vi informo che il Sindaco ha eccellenti rapporti con tutti i rappresentanti delle forze armate e tutti i responsabili di esse in città con cui si è incontrato più e più volte sia nel comitato per l’ordine pubblico sia in incontri privati e personali avvenuti tanto presso il suo studio di Palazzo Zanca sia presso altre sedi, lo stesso vale per le amministrazioni della giustizia in città.
Non vi è nei contenuti etici politici e nelle relazioni istituzionali intrattenute dal Sindaco elemento che ponga in discussione questo tipo di riconoscimento per l’ alto valore e compito svolto dalle forze armate e dalle forze dell’ ordine a tutela anche della sicurezza dei cittadini, primi beneficiari e interessati a che vi sia un sistema di convivenza pacifica che governa le relazioni della città.
Quanto alle forme di rispetto, il Sindaco non è mai entrato senza giacca in quest’aula quando vi era consiglio comunale e, sotto questo profilo, credo che, sicuramente, vi sia anche un modo di esprimersi che attiene alla sensibilità la storia le modalità proprie e personali ma rispetto alle quali lo stesso Sindaco si è sempre impegnato per il rispetto delle forme che sono dovute.
Ecco questo è quanto è dovuto anche rispetto alla sua partecipazione che il consigliere Santalco ha richiamato rispetto alla manifestazione a Niscemi, no Muos: non è stata una partecipazione unica o privata che abbia esposto in modo imprudente la comunità messinese perchè vi erano decine di consessi o giunte o consigli comunali che avevano aderito alla stessa manifestazione cosi come molti altri sindaci”. (EleU)