PROFUGHI AL PALANEBIOLO: SERVONO AIUTI, ACCORINTI “NO ALLA TENDOPOLI”

Sono tutti uomini:  arrivano dalla Nigeria, dallo Gambia, dal Ghana. Sessanta profughi approdati sulle coste di Siracusa, ospitati al Palanebiolo che resta un luogo non adatto a garantire la privacy e la dignità di queste persone. Nonostante gli sforzi in un ottica di accoglienza ed integrazione (oggi, per esempio, scenderà in campo con l’amatori rugby messina un immigrato) sarebbe opportuno spostare il centro in un altra struttura.

La prefettura aveva addirittura ipotizzato la creazione di una “tendopoli”, ma il sindaco su questo è stato categorico, lanciando piuttosto un appello a militari e chiesa cattolica, che potrebbero mettere a disposizione strutture più idonee.

“Secondo quanto indicato dal Ministero alla Prefettura in merito alla possibilità di costruire una tendopoli per accogliere eventuali nuovi flussi di migranti – dichiara Accorinti attraverso il suo staff – il Comune di Messina si oppone a tale soluzione ritenendo che l’accoglienza sia un evento pianificabile non certo un’emergenza improvvisa ed imprevedibile come un terremoto. Pertanto, e più in generale, questa Amministrazione ritiene che il nostro Paese debba lavorare per avere centri di immigrazione idonei e decorosi a tutela dei diritti umani, su tutto il territorio italiano. Messina sta già facendo la sua parte sforzandosi di trovare strutture alternative più adeguate rispetto alla palestra “Pala Nebiolo” dell’Annunziata.

A tal proposito, ancor più urgente e importante diventa l’appello alle autorità militari a contribuire alla ricerca della risoluzione del problema considerando la possibilità di aprire le porte delle loro strutture, siano esse in uso o dismesse.

Lo stesso appello lo rivolgiamo alle autorità religiose chiedendo anche ad esse la disponibilità di locali idonei ad assicurare ai migranti serenità e dignità fintanto che saranno ospiti della città di Messina”.

Chiunque in questa fase può dare un contributo di solidarietà. Servono donazioni da far pervenire alla sede della Croce Rossa di via U. Bonino, 1, in particolare necessari: sedie, materassi, vestiti, abbigliamento intimo e scarpe.

 

 

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