Messina-Cosenza (Arbitro Matteo Proietti di Terni)
Senza dubbio la partita più bella vista al S.Filippo in questa stagione quella tra Messina e Cosenza. Uno scontro alla pari, ricco di emozioni e occasioni per ambedue le parti, sin dal primo minuto. Gli uomini di Catalano dimostrano grande grinta durante tutti i novanta minuti ma l’impressione avuta, almeno nella prima frazione, è che il Cosenza abbia retto meglio il campo: la squadra di Cappellacci merita i complimenti per disposizione tattica e la buona tecnica dei suoi interpreti. Il Messina conferma i progressi fatti vedere nelle ultime due partite, ma spicca più per il carattere che per la qualità del gioco, che ancora stenta a decollare. Il pareggio rispecchia ampiamente l’andamento della partita.
La cronaca. Catalano riconferma la panchina anche in questa occasione per Corona e schiera Lagomarsini in porta, difesa a tre con Cucinotta, Ignoffo e Silvestri, centrocampo con Bucolo e Ferreira centrali, insieme a Quintoni e Guerriera sugli esterni, Guadalupi dietro le due punte Chiaria e Lasagna. Per il Cosenza Frattali, Palazzi, Mannini, Meduri, Blondett, Guidi, Bigoni, Giordano, Mosciaro, De Angelis, Alessandro. Pronti via ed ecco la prima azione per gli ospiti con Mosciaro lesto ad approfittare di un disimpegno errato della difesa giallorossa ma meno bravo nella conclusione; la risposta del Messina non si fa attendere e qualche secondo dopo Bucolo da fuori, su respinta della retroguardia calabrese, calcia fuori un tiro di potenza. Al 3’ ancora Cosenza pericoloso con Bigoni che si insinua dalla destra e costringe Lagomarsini alla parata; due minuti dopo il portierone regala qualche brivido, in difficoltà sul retropassaggio di Cucinotta, e per poco non consegna il pallone agli avversari. Al 7’ Ferreira in area conclude a lato del portiere e all’11’ Chiaria manca di poco il suggerimento in area proveniente da destra. Mosciaro si conferma l’uomo in più per i cosentini e al 13’ solo un gran Lagomarsini può fermarlo con un intervento prodigioso. Si rivedono i padroni di casa al 18’ con il capitano Ignoffo che di testa manda di un soffio a lato. Quattro minuti dopo ancora Mosciaro pericoloso su punizione, deviata di poco sopra la traversa. Al 26’ due azioni in un minuto per il Messina: prima Lasagna raccoglie in area un pallone difficile, si gira e di destro calcia alto, poi lo stesso attaccante ex Avellino serve con la sua sponda di testa Chiaria al volo spedisce il pallone di poco alto sulla traversa. Il numero 9 giallorosso si ripete due minuti dopo con il suo colpo di testa deviato in corner, dal quale nasce l’azione susseguente in cui Ingoffo la spunta su una mischia ma colpisce centrale. La risposta del Cosenza , che nel frattempo ha abbassato i toni, arriva al 34’ con un tiro cross di Mannini sul quale non arriva davvero per un niente Alessandro. I calabresi sono sempre pericolosi quando vengono in avanti. Al 42’ Ferreira inventa un delizioso tiro da posizione defilata, deviato dal portiere e un minuto dopo Alessandro divora il gol del vantaggio ospite calciando alto con un piattone a due passi da Lagomarsini. Termina così un primo tempo intenso.
La seconda frazione si apre con l’ammonizione di Ferreira al 7’. Pericolosi gli ospiti al 10’ con Mannini che mette in mezzo un pallone deviato da più calciatori e spazzato dal solito Ignoffo. Al 12’ Cosenza vicinissimo al gol: punizione di Giordano e colpo di testa di Guidi, di un centimetro a lato alla sinistra dell’estremo difensore peloritano. Al quarto d’ora Ferreira “ruba” palla al compagno Guerriera, impegnato in un difficile controllo, e si fa deviare il tiro in corner. Al 16’ giallo per Ignoffo e tre minuti dopo tiro dalla distanza di Mosciaro che termina a lato. Al 19’ ovazione per Corona che rileva uno spento Lasagna. Al 23’ grande recupero di Chiaria su Blondett, con l’attaccante milanese che si immola verso Frattali ma gli conclude addosso e sulla respinta Guadalupi spara alto. Un minuto dopo nuovo contropiede del Messina, favorito dall’errore di Bigoni, ma questa volta Guerriera non riesce a servire con un taglio Corona e sul ribaltamento di fronte Mosciaro salta due uomini e conclude dalla destra alto di poco. Al 29’ Calderini sostituisce Alessandro e due minuti dopo Guidi si fa ammonire. Ancora cambi al 33’, con Cucinotta costretto a lasciare il campo a Caldore per infortunio. Al 35’ Chiaria spara sul portiere su cross di Ferreira, mentre sessata secondi dopo De Angelis conclude incredibilmente a lato dopo aver ottimamente gestito il contropiede. Non passa neanche un minuto che questa volta a sprecare un’ottima occasione ci pensa Calderini e subito dopo il gioco viene spezzato dal terzo cambio di Catalano, astuto nel coprirsi mandando in campo Simonetti al posto di un timido Guadalupi, il grande ex dell’incontro. Negli ultimi minuti Bucolo rimedia un giallo e Napolano rileva Mosciaro per gli ospiti. La gara si chiude con un’ottima chance per Chiaria che raccoglie di testa il cross di Corona ma spedisce sopra la traversa, a pochi metri dalla porta. Dopo quattro minuti di recupero, triplice fischio dell’arbitro e squadra che esce a testa alta dall’incontro, almeno per la Sud evidentemente soddisfatta dalla prestazione offerta. Il risultato, 0-0, è lo stesso di qualche mese fa, quando il Messina gioiva per il ritorno tra i professionisti.
Prossimo turno in trasferta contro il Gavoranno che come i peloritani naviga nei bassifondi della graduatoria. Imperativo vincere per proseguire la striscia di tre risultati utili (tre punti nelle ultime tre partite) e imprimere la svolta al campionato. Un’ultima nota in merito al numero di spettatori: risposta tiepida della piazza, con poco più di 2.500 presenze sugli spalti. (ROBERTO FAZIO)