Messina e i rifiuti. Una storia ormai senza tempo che, nonostante gli anni passino, stenta ancora a definirsi. Differenziata si o differenziata no? Questo è il dilemma. E se è vero che affinché le cose inizino a cambiare è necessario agire anziché limitarsi a parlare, qualcosa si sta muovendo. A muoversi è la nuova campagna di informazione sulla raccolta differenziata, presentata nei giorni scorsi dal sindaco, Renato Accorinti e dall’assessore all’ambiente, Daniele Ialacqua. Un’iniziativa nata dalla sinergia tra l’Amministrazione comunale e MessinAmbiente, con lo scopo di riuscire a coinvolgere i cittadini, rendendoli partecipi e responsabili della diffusione di una nuova cultura, quella della cittadinanza attiva.
E quale miglior modo per diffondere tempestivamente una notizia se non il web? Così, detto fatto, è già stata creata un’apposita pagina sul social network per eccellenza, Facebook, dove trovare il modulo apposito – da scaricare, compilare e inviare via fax – attraverso cui aderire al progetto. Un progetto che, attualmente, coinvolge però solo i commercianti che sono invitati a differenziare i propri rifiuti e a lasciarli, dopo l’orario di chiusura dell’esercizio, davanti al proprio negozio, dove saranno successivamente prelevati dagli addetti di MessinAmbiente. Il modulo, dove è possibile specificare la tipologia di rifiuti prodotti e la preferenza relativa ai giorni e agli orari di raccolta, può al momento essere scaricato solo attraverso la pagina Facebook di Io Non Rifiuto (https://www.facebook.com/pages/Io-Non-Rifiuto/725016740846300?ref=ts&fref=ts).
Intanto è stato stilato il nuovo Rapporto Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) sulla qualità dell’ambiente urbano, dove vengono annualmente esaminate le condizioni ambientali del Paese. Per quel che riguarda le aree naturali protette e il verde urbano, il capoluogo peloritano si conferma leader con le sue percentuali relative alle aree naturali protette nella superficie comunale pari al 70% (grazie soprattutto alla presenza dei Monti Peloritani), mentre tocca gli ultimi posti della classifica per quanto riguarda il verde urbano, dove si conta solo lo 0.7% (costituito da Villa Dante, Villa Mazzini e Villa Sabin). Per quanto concerne invece la raccolta differenziata, la situazione non è sostanzialmente cambiata dal 2010, quando la percentuale di differenziata della città era pari al 3.8%. Sul fronte inquinamento ambientale e acustico sono stabili i dati che confermano la superiorità del secondo sul primo, che invece risulta essere nella norma rispetto agli altri Comuni italiani. Confermato poi il calo demografico, quasi dieci mila abitanti in meno dal 2001 (252.026) al 2011 (243.262). Messina però conquista lo scettro del Paese grazie ai dati relativi alla conformità delle acque di balneazione e si conferma come primo porto italiano per numero di passeggeri, registrando aumenti nel traffico crocieristico, con valori tra i 500 e i 600 mila turisti. Curiosità per quel che riguarda invece il consumo di acqua ad uso domestico, mentre infatti in Italia domina la tendenza al risparmio, in città dal 2001 al 2011 si è registrato un aumento del 17.5%. (DEBORA RUNCI)