SPACCIAVANO COCAINA: TRE ARRESTI A TAORMINA

Lo “sballo” del sabato sera e un giro d’affari di migliaia di euro. L’uso di cocaina nel comprensorio di Taormina, passava anche da loro: tre giovani uomini di 27, 33 e 39 anni che gestivano lo spaccio e che sono stati sorpresi dai Carabinieri che da tempo seguivano i loro movimenti.

In manette, nella serata di sabato, Marco Valentino (27), Francesco Biondo (33) e Antonino Curcuruto (39) tutti nati a Taormina ma residenti a Castelmola,  accusati di gestire una rodata attività illecita con la quale approvvigionavano i consumatori del comprensorio.

I tre sono stati arrestati per violazione delle norme in materia di sostanze stupefacenti ovvero per aver gestito, in ultimo, nella giornata di sabato sera l’approvvigionamento di 26 grammi di cocaina pura.

Credevano di aver organizzato un sistema infallibile ma da tempo erano sotto la lente di ingrandimento degli investigatori dell’Aliquota Operativa della Compagnia.

Biondo e Valentino, alle ore 16.00 di sabato, in zona isolata del comune di Taormina (Me), località denominata “Mastrissa”, cedevano una busta di cellophane contenente gr.26 di cocaina al Curcuruto, secondo una tecnica studiata per eludere eventuali controlli delle Forze di Polizia. Dalla strada principale, i due a bordo della propria autovettura fermavano la macchina e chiamavano il terzo complice che, nel frattempo, si era appostato in un sottovia per attendere la cessione. Così dall’alto i due lanciavano un piccolo contenitore in cellophane al complice affinché questi lo custodisse al riparo da eventuali interventi delle Forze dell’Ordine. Lo scambio però stavolta è avvenuto a pochi metri di distanza da un Carabiniere, nascosto tra i rovi in attività di osservazione, che è intervenuto tempestivamente recuperando la droga e traendo in arresto il Curcuruto.

Biondo e Valentino, hanno tentato la fuga a bordo della loro autovettura,  ma sono stati fermati da altri Carabinieri dello stesso reparto già pronti per l’intervento.

I due sono stati arrestati e condotti presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria  mentre il Curcuruto veniva ristretto presso il proprio domicilio.

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