Dopo una lunga attesa, oggi si è insediata la Commissione Bicamerale d’Inchiesta Antimafia , ma è mancato il numero legale, facendo slittare ancora l’elezione del presidente della commissione.
A distanza di cinque mesi dall’insediamento del governo, la presidenza della commissione d’inchiesta resta qiuindi ancora vacante nell’attesa che Pd e Pdl raggiungano un accordo politico: al momento i democratici vorrebbero eleggere Rosy Bindi, mentre il Pdl indicherebbe Donato Bruno.
Tra i 25 Senatori e 25 Deputati nominati dai presidenti di Senato e Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini, anche il deputato messinese del MoVimento 5 Stelle Francesco D’Uva che ricoprirà il ruolo di segretario dell’ufficio di presidenza provvisorio in quanto membro più giovane della Commissione.
“La responsabilità è grande – afferma D’Uva -, la mafia ha sottratto molto agli italiani, opportunità e affetti. Sono orgolioso di far parte di questa Commissione. Il fenomeno della mafia, soprattutto nella mia regione, è ancora molto sentito e presente – continua D’Uva – e sono convinto che insieme agli altri componenti della commissione riusciremo a ottenere ottimi risultati, ma questo dipenderà solo da noi”.
D’Uva, alla luce di quanto accaduto oggi non risparmia critiche ai colleghi deputati: “E’ questa la risposta che PD e PDL danno per la lotta alla mafia: litigano per le poltrone! E’ da mesi che questa commissione dovrebbe essere istituita – ha dichiarato a Messinora.it – e ancora dobbiamo aspettare per stupidi giochi di potere. Se davvero i partiti vogliono fare qualcosa di concreto possono votare il nostro candidato alla Presidenza Luigi Gaetti“.
