I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Messina Centro chiudono il cerchio sul tentato omicidio di venerdì scorso, accaduto in una via adiacente la centralissima Piazza del Popolo; a finire in manette, con l’accusa di aver sparato ad un uomo cingalese di 32 anni, è un suo connazionale, Balapuwaduge Geeth Gayan Mendis, meccanico di 35 anni e noto agli inquirenti.
La scena del delitto, maturato nella tarda serata dello scorso 4 ottobre, si presentò chiaramente drammatica agli investigatori dell’Arma; il cingalese ferito era stato colpito ad una gamba dai colpi di una pistola cal. 7.65 mm, rinvenuta nel corso del sopralluogo, e giaceva a terra in una pozza di sangue. Le tracce lasciate per diversi metri, tracciavano il tentativo di fuga della vittima per sottrarsi alla furia omicida.
Il clima di festa che quella sera accomunava la comunità asiatica fu squarciato da 4 colpi che non lesero organi vitali, ma costrinsero il ferito a rivolgersi alle cura mediche dei medici dell’Ospedale “Piemonte”, che giudicarono comunque gravi le condizioni dell’uomo.
Nelle ore successive gli inquirenti hanno iniziato le indagini, interrogando tutti i presenti ed anche la vittima, intraprendendo una pista investigativa certa: il tentato omicidio è maturato nell’ambiente locale ed il nome del feritore è un dato consequenziale.
Stretto il cerchio, un uomo si costituisce; raccolte altre prove, l’Autorità Giudiziaria emette l’ordine di cattura e per Mendis, prelevato dai Carabinieri, si schiudono le porte del carcere con la pesante accusa di tentato omicidio volontario e porto illegale di arma comune da sparo.