VITALIZI, 600MILA EURO L’ANNO SOLO PER GLI EX PARLAMENTARI MESSINESI: ECCO LE CIFRE

In una recente inchiesta l’Espresso ha pubblicato tutte le cifre ed i nomi dei politici italiani che percepiscono l’assegno vitalizio, ossia le “pensioni” che intascano gli ex parlamentari. I dati sono relativi all’anno in corso ed ovviamente la nostra attenzione non può che spostarsi sulle cifre guadagnate dai messinesi: dall’ex sindaco di Messina, Antonino Andò, a Nanni Ricevuto, passando per Domenico Nania, Giuseppe Naro e tanti altri.

Cominciamo proprio da Antonino Andò, eletto sindaco di Messina nel 1976, a soli 29 anni, risultando il più giovane sindaco di una città capoluogo di provincia. Mantenne la carica fino al 1987, quando venne eletto senatore con la DC a soli 40 anni, risultando il più giovane di quella legislatura. Andò, oggi 66enne, percepisce un assegno vitalizio di 2162.78 euro al mese, per un totale di quasi 26mila euro l’anno. Passiamo all’ottantenne Giuseppe Astone, nato a Raccuja (in provincia di Messina) nel 1933 con ben 4 legislature alle spalle. Astone infatti è stato deputato dal 1979 al 1994 e perscepisce oggi un vitalizio di 4695.60 al mese, poco più di 56mila euro all’anno. Stessa storia politica e stesso vitalzio per il 76enne Dino Madaudo, eletto anche lui nelle quattro legislature in cui era presente Astone. Cifra simile per Basilio Germanà, parlamentare dal 1994 al 2001, il quale riceve un assegno vitalizio di 4714.36 euro, per un totale di 56.572 euro annui. Il figlio di Basilio, Nino Germanà, deputato durante la scorsa legislatura, si deve accontentare di 2027,61 euro, poco più di 24.331 all’anno.

Antonino Gazzara invece è stato parlamentare dal 1996 al 2006: dieci anni  tondi di lavoro che gli fruttano oggi 2924.49 euro al mese, ben 35mila euro all’anno. Davvero nulla in confronto a ciò che percepisce Domenico Nania, nato a Barcellona Pozzo di Gotto 63 anni fa, con ben 26 anni di presenza fra Camera dei Deputati e Senato, dal 1987 al 2013. Nell’ultima legislatura è stato anche vice-presidente del Senato. Per lui l’assegno vitalizio è di 5938.46, per un totale di 71.261 euro annui. Due legislature per Giuseppe Naro, nato a Militello Rosmarino nel 1948, dal 2001 al 2006 e dal 2008 al 2013. Di certo il suo vitalizo non può competere con quello di Nania: “solo” 3704.64 euro al mese, per un totale di 44.455 euro annui.

Santino Pagano, 77enne nato a Santa Lucia del Mela, è stato eletto alla Camera dei Deputati per tre legislature consecutive, ricoprendo la carica dal 1992 al 2001. Il vitalizio da lui percepito è di poco superiore rispetto a quello di Naro: 3805.34 euro al mese, 45.664 euro all’anno. Presente anche l’ex presidente della Provincia di Messina, Nanni Ricevuto, senatore dal 1987 al 1994 e deputato dal 2006 al 2008. Per lui il vitalizio è di 3913.89 euro al mese, ossia 47mia euro all’anno. Cifra più bassa percepita dall’ex direttore della Gazzetta del Sud, Antonino Calarco, senatore dal 1979 al 1983. Visti i pochi anni di permanenza in parlamento il suo vitalizio è di 2162.78 euro, quasi 26mila euro all’anno.

Più alta la “pensione” di Francesco Cimino, senatore dal 1983 al 1994, il quale percepisce 3793.11 euro al mese, per un totale di 45.517 euro annui. Solo quattro anni nella Camera dei Deputati per Giovanbattista Davoli, dal 1979 al 1983, che gli bastano per percepire 2020.65 euro al mese, poco più di 24mila euro all’anno. Stessa identica cifra anche per Giuseppe Mangiapane, nato a Furnari 81 anni fa, e Sebastiano Montali, 76enne, deputati dal 1987 al 1992.

Saverio Di Bella, senatore dal 1994 al 1996, è  nato a Drapia (VV) ma è giusto mensionarlo  essendo oggi docente di Storia Moderna presso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina. Pochi anni al Senato che gli consentono comunque di percepire 2162.78 euro al mese, ossia 26mila euro all’anno.

Insomma, ben 15 ex parlamentari messinesi (più il calabrese Di Bella), i quali incassano totalmente (se vogliamo sommare tutti i vitalizi) oltre 600mila euro all’anno. Cifre che fanno molto riflettere considerando che sono “pensioni”. Soprattutto se facciamo questo rapido calcolo: considerando una pensione media per gli italiani di circa 750 euro al mese, visto che molte pensioni  non arrivano a 500 euro e poche sono quelle che arrivano a 1.000 euro, ci vorrebbero 850 pensioni circa italiane per raggiungere la cifra guadagnata da soli 16 ex parlamentari. Insomma come dimostrano ex parlamentari come Di Bella e Calarco, bastano anche 2 o 4 anni seduti in parlamento per vivere di rendita ed affrontare la vecchiaia senza alcun problema. (SIMONE INTELISANO)

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