È ancora emergenza odori molesti a Milazzo. Ieri sera la Città di Milazzo è stata invasa da un persistente odore di gas che ha procurato fastidi alla popolazione residente. «Siamo costretti a respirare agenti inquinanti e stanchi del silenzio di alcune istituzioni — dichiara il Presidente di ADASC Peppe Maimone —. La salute è prioritaria! Non è più accettabile che i cittadini si debbano rinchiudere all’interno delle proprie abitazioni. Se le industrie hanno problemi tecnici devono essere chiuse, visto che non hanno nessuna volontà di investire per adeguare i mostri ecologici che insistono sul territorio. La popolazione è spaventata, è stufa di subire questi continui attentanti alla salute pubblica».
Secondo quanto quanto comunicato da Maimone, sono state decine le telefonate di cittadini preoccupati sono giunte alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco; e qualche cittadino, accusando problemi sanitari, (respirazione, nausea, capogiri) ha contattato il pronto soccorso di Milazzo e la Guardia Medica L’Associazione ha tempestivamente informato tutte le autorità nazionali, regionali, provinciali e locali e presenterà un esposto denuncia all’Autorità Giudiziaria.
“ Informeremo anche la Commissione Europea – aggiunge – che i cittadini di Milazzo e del Comprensorio sono costretti a vivere in un clima di paura, che si devono rinchiudere nelle loro abitazioni, che non è garantito il diritto alla salute ed a vivere in un ambiente salubre. A Milazzo e nella Valle del Mela è quasi inesistente un sistema di monitoraggio efficiente”.
Le Associazioni invieranno nelle prossime ore una nota al Presidente della Regione On. Rosario Crocetta e all’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente Mariella Lo Bello per chiedere di potenziare il monitoraggio della qualità dell’aria con l’istallazione di centraline, l’emanazione di un apposito decreto in merito agli odori molesti e di creare un centro operativo dell’ARPA Sicilia a Milazzo.
Lo stesso problema che attanaglia Milazzo è presente nelle altre aree a rischio di crisi ambientale siciliane. Le Associazioni di Milazzo, Priolo e Gela stanno lavorando per intraprendere azioni congiunte. «Se il problema dovesse persistere si annunciano manifestazioni eclatanti con la collaborazione della società civile per dire basta a questo dannoso problema».
Ricordiamo che pochi giorni fa è stata comunicato che “il Ctr, comitato tecnico di controllo regionale, evidenzia ancora una volta delle criticità molto pericolose negli impianti della Raffineria di Milazzo”, come sottolineato da Giuseppe Marano vice coordinatore regionale dei Verdi in Green Italia che, sconcertato per quanto emerge dalle relazioni dell’organo di controllo ha ribadito che: “Da quanto si evince dalle ultime delibere il Ctr ha bocciato il piano di sicurezza della Raffineria e ha trovato delle criticità nell’impianto ad idrogeno della stessa Ram, quindi permangono tutte quelle criticità già evidenziate in passato”.