Come già successo dopo il recente scandalo “Esami Facili”, anche per quanto riguarda la notizia del giorno relativa all’arresto di Giovanni Bisignano (direttore del Dipartimento di Farmacia) e Giuseppe Teti, docente di Microbiologia, responsabili di aver gravemente inquinato un concorso per ricercatore in Microbiologia e Microbiologia Chimica, allo scopo di pilotarne l’esito, non si sono fatte attendere le reazioni degli studenti sul web. Sui Social Network, sulle pagine e/o gruppi Facebook dedicati all’Ateneo peloritano le parole che ricorrono con più frequenza sono “schifo” e “indignazione”.
I nuovi fatti che portano l’Università di Messina nelle pagine di cronaca, e non per motivi positivi, sembrano sfiduciare sempre di più gli studenti peloritani. Uno dei commenti più emblematici spunta in una nota pagina Facebook in cui gli studenti si scambiano informazioni: “a quante vergogne dovremmo ancora assistere?” si chiede una studentessa. Una collega scrive invece “stessa università, stessa storia”, commento replicato da un altro studente che aggiunge: “stessi professori, stessi studenti”. In altri noti gruppi frequentati da studenti dell’Università di Messina, sembra quasi rassegnata una studentessa che commenta così la notizia dello scandalo: “Università di Messina non ti smentisci mai, siamo sempre alle solite”. C’è poi chi si chiede: “cosa ne pensa il Rettore?” ed infine chi ricorda come ancora una volta i tg nazionali parlino dell’Ateneo peloritano, “famoso” per motivi non certo felici.
Inoltre lo scandalo emerge alla vigilia dei nuovi test in Farmacia e Ctf, i quali si svolgeranno domani, 1° ottobre, dopo l’annullamento della prima prova, svolta a settembre, a causa di un problema tecnico. Alcuni studenti si chiedono se le notizie di oggi porteranno ad un ulteriore rinvio, ma finora non ci sono comunicazioni ufficiali da parte dell’Ateneo. E’ comunque improbabile un nuovo slittamento, il quale causerebbe solo nuove critiche. (SIMONE INTELISANO)