La quasi totalità dei tassisti giardinesi (dieci su tredici), aderenti all’Associazione “Libera Voce Naxiota”, in relazione al trasferimento dei parcheggi a loro assegnati, hanno deciso di rivolgersi alla magistratura.
“ Nei confronti dell’Assessore alla Viabilità Francesco D’Arrigo – si legge in un comunicato – viene contestato l’irregolare trasferimento dei parcheggi a loro assegnati perché, con un atto amministrativo comunale, non potevano trasferirsi i parcheggi collocati in area demaniale. In tal senso, tra l’altro, non emerge alcuna preliminare autorizzazione della locale Guardia Costiera capitanata dal Comandante Pappalardo. Nel contempo, nei confronti dello stesso Assessore D’Arrigo è stato contestato il mancato riscontro ad una richiesta d’incontro (violando, così, la legge 241/90 e la legge regionale siciliana 10/91) volta a trovare una soluzione. Gli stessi tassisti, inoltre, hanno contestato anche la eccessiva e ripetuta presenza di componenti della Polizia Municipale e, ciò, anche quando vi erano turisti che si apprestavano a salire sui loro veicoli.
Contestati anche i mancati controlli nei confronti degli N.C.C. (noleggi con conducente) che sostano in prossimità del porto come se fossero dei tassisti pur non potendolo fare perché vietato dalla legge 14/2009. L’Assessore
Francesco D’Arrigo, che aveva preannunciato l’aumento delle licenze taxi, è stato formalmente smentito dal Sindaco di Giardini Naxos, prof. Pancrazio Lo Turco”.
I tassisti, inoltre, pongono un altro interrogativo: “L’operato della Polizia Municipale – dicono – potrebbe essere nullo poiché, in base alla riforma Brunetta (intervenuta nel 2009), l’attuale Comandante Maggiore Alfio Lo Cascio, non potrebbe svolgere le funzioni di Comandante. Ciò perché lo stesso Comandante non possiede la laurea”.
Adesso si attendono gli sviluppi della vicenda visto che la documentazione, oltre al Procuratore di Messina dr. Guido Lo Forte, è stata trasmessa anche al Prefetto di Messina, al Segretario del Comune di Giardini Naxos, Al Sindaco del Comune Naxiota prof. Pancrazio Lo Turco, al Ministero dell’Interno, ed anche al Presidente della Regione Siciliana Crocetta.