Samson Carianni, giovanissimo atleta (classe 200) dell’Orlandina, è ormai entrato nel giro della Rappresentativa Sicilia Under 14, formazione che ha ben figurato nel Torneo del Mediterraneo, prestigiosa manifestazione svoltasi tra il 13-14-15 Settembre a Catanzaro, considerata una delle più importanti vetrine per giovani promesse, come Samson appunto: “E’ stata una bellissima esperienza per me – ha detto il ragazzo – ci siamo divertiti. Mi piace stare con i miei compagni e poter socializzare anche con i giocatori delle altre regioni. Il mio idolo è Kobe Bryant, ma anche qui all’Orlandina ci sono tanti campioni. Li guardo spesso e vedo che ci mettono tanta grinta e danno il cuore per vincere le partite. Io vorrei essere come loro. Jorge, il mio coach all’Orlandina, mi dice sempre di alzare la testa, di guardare i compagni e di non essere testardo. Sono migliorato in molte cose con lui, nel tiro da sotto e nel palleggio ad esempio. Mi diverto molto a giocare con lui”. “Sam” è certamente un orgoglio tutto nostrano e per l’Orlandina esso rappresenta la soddisfazione di contribuire attivamente al rinnovamento ed al miglioramento del movimento siciliano della Pallacanestro. Lo conferma coach Dario Giambelluca, assistente di Massimo di Gregorio, primo coach della Rappresentativa Sicilia: “La Sicilia si è classificata al 2° posto in questo torneo ha battuto in maniera netta Basilicata e Puglia e ha perso di 4 punti la finale contro la Campania. Il Torneo appena concluso è una tappa di avvicinamento all’importante Trofeo delle Regioni che si svolgerà nel periodo di Pasqua e che vedrà impegnate tutte le Regioni d’Italia. Questa manifestazione è l’evento giovanile più importante nel panorama cestistico nazionale. Siamo convinti che la Sicilia potrà ben figurare viste le ottime individualità presenti”. E, tornando a Sam Carianni: “Samson è sicuramente un ragazzo talentuoso, ha un discreto tiro e ottime doti atletiche. E’ presto per fare previsioni per il suo futuro, ma molto dipenderà dall’impegno che continuerà a mettere negli allenamenti. Ho avuto modo di parlare con lui e ho capito che è un ragazzo che fa grandi sacrifici per conciliare scuola e basket”. (ROBERTO FAZIO)