Attribuzione di più poteri agli ausiliari del traffico, in materia di controllo della sosta. È questa la richiesta che il Consigliere Comunale Libero Gioveni ha avanzato in una nota indirizzata questa mattina al Sindaco Accorinti, all’Assessore alla mobilità urbana, Gaetano Cacciola, al Comandate della Polizia Municipale, Calogero Ferlisi, e al Commissario dell’ATM, Domenico Manna.
“Urge colmare il vuoto che inevitabilmente si sta venendo a creare nell’espletamento dei tanti servizi affidati alla Polizia Municipale, fra tutti quello del controllo della sosta selvaggia”, scrive il Consigliere Gioveni che non dimentica di fare riferimento all’auspicabile riassunzione dei 32 vigili urbani vincitori di concorso e tuttavia rimasti disoccupati.
Nonostante in passato si sia più volte dibattuto sulla legittimità dell’ampliamento di competenze degli ausiliari del traffico, il che comporterebbe, secondo il parere del Consigliere, un alleggerimento del corpo municipale dalle più disparate incombenze, ai sensi della sentenza della Corte di Cassazione dell’ 8 luglio 2009, Gioveni ritiene legittimo affidare agli ausiliari il compito di intervenie nei più disparati casi di sosta selvaggia. La sentenza, infatti, concederebbe agli ausiliari il potere di controllo della sosta su tutto il territorio comunale.
In altre parole, questo significherebbe che gli ausiliari del traffico non solo potrebbero elevare contravvenzioni a chi non paga la tariffa di sosta nelle aree regolamentate da sosta a pagamento, ma anche a chi ha il tagliando scaduto, ai veicoli in sosta al di fuori degli stalli a pagamento, a quelli che sostano sui marciapiedi, sugli angoli, nei posti riservati alle persone invalide, al carico e scarico merci e così via. Tutte situazioni che al momento sul nostro territorio comunale non rientrano nelle competenze degli ausiliari.
Se a tutt’oggi, dunque, tali competenze sono limitate alle sole multe per il mancato pagamento della sosta negli stalli o alla sosta irregolare che ostacola l’accesso agli stalli stessi, Gioveni si appella alla legge per un’ integrazione di compiti che ridurrebbe l’impegno delle forze dell’ordine, rese così disponibili allo svolgimento di mansioni più complesse.(LAURA MANTI)