Si scrive eco-pass, si legge tassa di pedaggio urbano, quello che i mezzi su ruote versano all’amministrazione attraverso il pagamento del ticket utile al traghettamento. O almeno in teoria dovrebbe essere così. Nella pratica, chi riscuote suddette somme sono le compagnie di navigazione le quali, con calma e nei tempi e i modi che gli sono più congeniali, si impegnano a versarli nelle casse comunali. Si parla di cifre minime: 1,00 euro per le automobili, 3,00 per i mezzi pesanti. Certo, questi numeri vanno moltiplicati per una media di circa 5 milioni di mezzi che traghettano da un estremo all’altro dello Stretto ogni anno e allora l’aggettivo “minime” appare improprio.Va evidenziato un ulteriore aspetto relativo alle somme di denaro appena esposte, i 3,00 euro che interessano i veicoli di peso superiore alle 3,50 tonnellate, si trasformano il 30,00euro laddove suddetti mezzi utilizzino non l’approdo di Tremestieri ma la Rada San Francesco (sempre in teoria!).
Questa raccolta, istituita nel 2010 e da applicare ai non residenti, in realtà tra sospensioni, ricorsi al TAR, reintroduzioni e chi più ne ha più ne metta, ha avuto sin qui una durata a singhiozzo che arriva ad un totale di due anni e qualche mese. La sua finalità avrebbe dovuto essere la creazione di una sorta di fondo utile al risanamento dei manti stradali, la manutenzione di essi e simili.
Appena qualche giorno addietro, il consigliere Sturniolo di CMdB ha riproposto la questione, chiedendo al sindaco Accorinti, attraverso un’interrogazione scritta, di rendere noti gli effettivi “benefici finanziari che l’introito di questa tariffa, relativamente alla gestione del ticket Eco-pass, dovrebbe apportare nelle casse comunali”.
Stamattina il primo cittadino e l’assessore Cucinotta hanno fornito in conferenza stampa i dati relativi agli importi che le compagnie Caronte & Tourist s.p.a., R.F.I., BluFerries, Meridiano Lines s.r.l. e Terminal Tremestieri s.r.l. hanno versato nel semestre giugno-dicembre 2010, nel periodo di gennaio dell’anno successivo e, sempre nel 2011 dal settembre al dicembre, per tutte e dodici le mensilità del 2012 e nell’anno in corso dal suo inizio fino a maggio. In poco meno di due anni e mezzo -pallottoliere alla mano-, Palazzo Zanca ha ricevuto un totale di -udite udite- 4.651.626,88 euro. Cifre che lasciano quantomeno perplessi.
In base a quanto riferito dal gabinetto del sindaco, ad esempio, nell’anno 2012 la compagnia C&T avrebbe versato 1.298.861,22 euro, dal canto suo R.F.I. 214.051,50, Meridiano 48.207,50 e T.T. 22.936,76.
Ora, con il dovuto rispetto per il senso dell’humor e pur ammettendo che chi scrive o chi legge possa non essere Archimede, non c’è bisogno di un matematico per capire che suonano un po’ strani certi numeri, e nello specifico alcuni più di altri.
Seduti al tavolo della Sala Giunta, primo cittadino e assessore alle politiche del mare hanno specificato di voler dare il via ad un’operazione di verità perchè “è doveroso che la cittadinanza sappia quanto è stato fatto sino ad oggi e ciò che si realizzerà in futuro”. Ciò non è completamente esatto però perchè, nonostante la buona volontà degli uffici che si sono prodigati a tirar fuori i numeri e l’impegno di Accorinti&co.,la gente non sa ancora granchè in merito e, a dirla tutta, neppure l’amministrazione sembra avere le idee così chiare.
Che ne è stato del denaro sin qui incassato? E soprattutto, cosa dà la certezza che queste cifre corrispondano davvero alla somma che le compagnie di navigazione avrebbero dovuto restituire? I dubbi arrivano da sé, specie se si pensi all’entusiasmo manifestato nelle prime ore di riattivazione dell’eco pass nel settembre del 2011 quando, solo tra la notte e il primo mattino si era registrato un incasso di oltre 4.000 euro. Un successone!
Il sindaco ha tenuto a specificare che da ciò che è riscontrabile dai report firmati da chi lo ha preceduto “gli importi incassati sono stati spesi per la viabilità in senso generale”. Ma che vuol dire “viabilità in senso generale”?L’assunzione dei 20 agenti di polizia municipale vincitori del concorso 2008, per cui la precedente amministrazione avrebbe attinto -stando ad un’ordinanza dell’aprile 2012- proprio agli introiti provenienti dal ticket Eco-pass?
Ciò che disturba e offende l’intelligenza dei cittadini tutti è l’inadempienza agli oneri contrattuali da parte tanto delle precedenti amministrazioni quanto delle compagnie interessate e il silenzio in cui tutto questo sembra essersi realizzato-salvo qualche intervento di associazioni impegnate e, sporadicamente, interrogazioni di consiglieri comunali-.
Se la convenzione stipulata tra i due attori sopra menzionati prevedeva tempi più o meno rigidi per il versamento delle somme, se il Comune si impegnava a controllare gli importi e obbligava le società a rendicontazioni pedisseque in nome della trasparenza che oggi si reclama a gran voce, per quale arcana ragione, a tre anni da quell’accordo, i nuovi inquilini di Palazzo Zanca appena insediatisi non possiedono dati chiari e precisi in merito alle cifre incassate dalle compagnie di navigazione? (anche perchè ricordiamo che quelli forniti oggi sono solo dei parziali).
E com’è possibile inoltre che gli uffici comunali competenti non siano nelle condizioni di pretendere un dettaglio preciso circa il numero dei mezzi che hanno transitato nel corso di questi due anni e mezzo e la differenziazione della tipologia di veicoli che hanno attraversato lo Stretto? -giacchè a seconda del mezzo varia l’importo della tassa-.
“D’ora in poi saranno fatti controlli più severi e non escludiamo di inserire personale comunale per la verifica della riscossione dell’Ecopass. Ci impegniamo anche a chiedere le somme da riscuotere entro la scadenza fissata dalla convenzione”, ha commentato il sindaco che, com’è noto, sul tema del traghettamento e i suoi costi, da anni, ha focalizzato buona parte della sua attenzione.
Intanto l’ex candidato sindaco del centro-destra (meno un pezzetto), l’on. Vincenzo Garofalo, ha scritto al primo cittadino proprio in merito alla flotta comunale, progetto del quale si parla da tempo e che ha costituito uno dei capisaldi della campagna elettorale del leader di CMdB. (ELEONORA URZI’)