“Porre in essere tutti gli adempimenti burocratici necessari a predisporre un UFFICIO SPECIALE che eroghi un servizio svolto con continuità, che controlli e verifichi l’operato delle società in applicazione di quanto disposto dal Comune di Messina”: la richiesta è del consigliere comunale di Cambiamo Messina dal Basso Luigi Sturniolo, che accende i riflettori sui fondi ecopass e sugli accordi siglati con le compagnie di navigazione ed il Comune di Villa San Giovanni.
Una vicenda con molte ombre, su cui il sindaco Renato Accorini ha già fatto sapere di volere far luce, portando a conoscenza dei cittadini l’entità degli introiti derivanti dal ticket d’attraversamento, introdotto nel 2010 dall’allora sindaco Giuseppe Buzzanca in qualità di commissario delegato per l’emergenza traffico.
La richiesta di chiarezza, più volte formulata anche da Saro Visicaro e dal Comitato La nostra Città, adesso approda formalmente a Palazzo Zanca, attraverso una interrogazione scritta, in cui Sturniolo chiede di conoscere “i benefici finanziari che l’introito di questa tariffa relativamente alla gestione del ticket Ecopass avrebbe dovuto apportare nelle casse comunali”.
L’esponente di “Cambiamo Messina” evidenzia nel documento che “nel protocollo d’intesa a firma dei Sindaci di Messina e Villa San Giovanni, si fa una stima dei veicoli in transito tra le due città, quantificandoli in circa 5 milioni di unità annuali , a cui dovrebbero corrispondere degli introiti milionari per le casse comunali” . Il piano tariffario allegato all’ Ordinanza n°22 del 21 luglio 2011 stabilisce, infatti, il pagamento di 1 euro per le autovetture; 3 euro per gli autoveicoli di massa superiore alle 3,5 tonnellate; 30 euro per gli autoveicoli di massa superiore alle 3,5t. che utilizzano gli approdi del Porto storico e della Rada S. Francesco.
Sturniolo chiede, quindi, di conoscere “il totale delle somme incassate per anno da ogni singola compagnia di navigazione e se queste somme sono state versate e rendicontate nei tempi e nei modi stabiliti dall’amministrazione comunale; e questo Ente ha mai esperito dei controlli sull’operato delle società; se questa amministrazione ha organizzato dei controlli sui veicoli in transito da e per la Sicilia per accertare che i conducenti abbiano pagato la tariffa dovuta e, in particolare, se è stato richiesto il pagamento della tariffa maggiorata di € 30,00 per gli autoveicoli di massa superiore alla 3,5 t. che hanno utilizzato gli approdi del Porto Storico e della Rada S. Francesco”.
Nell’interrogazione indirizzata ad Accorinti, il consigliere comunale di “Cambiamo Messina dal Basso” solleva poi perplessità in merito alla Convenzione per la riscossione del ticket di attraversamento stipulata tra il Sindaco pro tempore e la Società Caronte & Tourist S.p.A. nell’ottobre 2011, che esonera la stessa società da qualsiasi responsabilità e dall’obbligo di imporre il pagamento del ticket nell’interesse del Comune, per cui se l’utente si rifiuta di pagare il ticket, la Caronte & Tourist S.p.A. imbarca ugualmente l’autoveicolo.
I dubbi di Sturniolo si estendono anche al Protocollo d’intesa stipulato nel settembre 2011 tra il Sindaco di Messina e il Sindaco di Villa San Giovanni, in virtù del quale da un lato viene erogato al Comune di Villa San Giovanni una quota pari al 35% dell’ammontare delle somme introitate dal Comune di Messina in applicazione dell’Ecopass, dall’altro però il Comune di Villa San Giovanni viene esentato da qualsiasi responsabilità e pagamento di oneri derivanti dall’atto.
Insomma, tanto nell’accordo con le compagnie di navigazione quanto in quello con l’ente comunale dirimpettaio, il Comune di Messina non ha una vera e propria posizione di forza ed i vantaggi sono minori di quelli che potrebbero, e forse dovrebbero essere .
Per tale ragione, Sturniolo chiede risposte ai suoi quesiti, per valutare i fatti e «verificare se si è operato sempre nell’interesse del Comune di Messina e, se qualora non si fosse fatto, individuare le responsabilità. Si auspica – continua nell’interrogazione – che questa amministrazione con immediatezza riveda gli atti e le convenzioni adottate dalle precedenti amministrazioni al fine di garantire all’Ente maggiori risorse».