Dal 3 settembre prenderanno il via i test d’ingresso per i corsi a numero chiuso (Medicina e Chirurgia, Professioni sanitarie ecc…) e da quest’anno, come se non fossero mancate in passato, arrivano nuove polemiche. Arrivano grazie al “bonus maturità”, creato per premiare il merito ed eliminare le differenze fra studenti del nord e studenti del sud. In realtà, analizzando bene il meccanismo del “bonus maturità”, ci accorgiamo che il rischio è quello di una maggiore disuguaglianza fra studenti di istituti diversi di varie città.
Come ottenere il bonus di 10 punti da aggiungere al risultato ottenuto nel test? E’ necessario essersi diplomati con un voto uguale o superiore a 80/100 e pari o superiore all’80esimo percentile di riferimento, calcolato rispetto alla votazione complessiva conseguita dagli studenti esaminati all’intero della medesima commissione. Sì, ma cosa vuol dire?
L’Avvocato Santi Delia, noto in tutta Italia per il suo impegno a favore degli studenti universitari e contro il numero chiuso ormai da diversi anni, ci ha spiegato telefonicamente il perverso meccanismo di tale bonus, in vigore per la prima volta a partire da quest’anno.
“Il sistema del bonus maturità è l’ennesimo pasticcio all’italiana. Dopo 5 anni in cui la Legge che lo ha ideato (Decreto Fioroni) viene rinviata nell’entrata in vigore di anno in anno, solo dall’aprile 2013 tutti gli studenti hanno appreso che l’applicazione sarebbe stata attutata sin da settembre. I criteri previsti dal Legislatore – spiega l’Avv. Delia – in appena qualche settimana di lavori frenetici, sono stati stravolti dal MIUR che ha confezionato la più barbara delle lotterie. I 10 punti verranno attribuiti non sulla base del merito ma solo con calcoli statistici (i percentili) per nulla capaci di fotografare e premiare il percorso di studi dei ragazzi.”
Ma analizziamo gli effetti del bonus tramite qualche esempio. “Se un istituto di una città ha un percentile pari ad 82, tutti gli studenti che si sono diplomati presso tale istituto con un voto superiore ad 82 usufruiranno sicuramente del bonus, mentre se un’altra scuola di un’altra città ha il percentile pari a 99, chi avrà un voto di maturità inferiore a 99 non avrà alcun punto bonus. Inoltre, uno studente modello del Liceo Classico Maurolico – continua Santi Delia – che ha ottenuto 99 alla maturità del 2012 (quando il percentile veniva calcolato a livello provinciale) otterrà zero punti di bonus. Lo stesso 99 ottenuto all’Istituto industriale o professionale della città o delle provincia vale 9 punti. Tra il nord e il sud, inoltre, i valori di percentile sono enormemente differenti e saranno avvantaggiati proprio gli studenti del Nord con limiti di percentili più bassi che consentono a voti superiori all’80 di ottenere dei punti”.
Avere dei punti bonus al test è sicuramente decisivo per i candidati. Dunque chi non avrà alcun punto bonus avrà pochissime possibilità di andare avanti, mentre averne 10 aumenta in maniera evidente le speranze di superamente del test.
“Non consentiremo – conclude l’Avv. Delia – che il diritto allo studio venga compromesso sulla base di una mera cabala perché non si può decidere il futuro di un ragazzo con questi criteri.” (SIMONE INTELISANO)