Dottorati, assegni di ricerca e criteri di nomina per il nuovo Cda: questi sono stati i temi trattati durante le sedute di Senato Accademico e Consiglio d’Amministrazione svoltesi al rientro dalle vacanze estive. Tante le novità.
Andando con ordine, per quanto riguarda i dottorati di ricerca, è stata approvata l’emanazione del bando per il XXIX ciclo. La definizione della relativa copertura finanziaria è stata demandata al Consiglio di Amministrazione. Oltre ai 10 Dottorati autonomi già approvati nelle sedute del 31 luglio e del 8 agosto scorsi (per complessive 57 borse di studio), via libera anche a 6 Dottorati in convenzione con altre Università: “Filosofia”, “Scienze archeologiche e storico-antiche”, “Scienze economiche”, “Matematica e informatica”, “Ingegneria civile, ambientale e della sicurezza”, “Medicina clinica e scienze del comportamento” (per complessive 21 borse di studio finanziate dall’Università di Messina e 33 dagli Atenei convenzionati). Inoltre, si attende che l’Università di Milano definisca l’iter per ciò che concerne il Dottorato in “Storia e teoria delle società e della istituzioni in area mediterranea”.
Rinviato al 2014 il il bando del ciclo 2013 relativo agli assegni di ricerca. Sono state ratificate le determinazioni della nuova Commissione di lavoro del Senato – Commissione Ricerca, Innovazione e Trasferimento Tecnologico – nominata nella precedente seduta ed i termini per la presentazione delle domande verranno riaperti. In più, nuove regole sono state introdotte relativamente ai rinnovi, nel rispetto della VQR (Valutazione della Qualità della Ricerca).
Sono state definite le modifiche al regolamento, che dopo il parere favorevole del Consiglio di Amministrazione, sarà riesaminato dal Senato Accademico per l’approvazione definitiva.
La tipologia A sarà completamente a carico dell’Ateneo, che intende bandire assegni di durata biennale, rinnovabili per ulteriori due anni. Prima della riapertura dei termini, tuttavia, saranno stabiliti i criteri di valutazione attraverso i quali verranno scelti i progetti nelle varie aree disciplinari. La tipologia B, invece, sarà interamente finanziata da enti esterni.
Ma le novità più importanti riguardano i criteri di nomina per il nuovo Cda. Il Rettore Pietro Navarra, nell’intervista pubblicata qualche gorno fa, ci aveva già avvisato: è importante premiare il merito in tutti i campi. Questo discorso vale anche per i futuri componenti del Consiglio d’Amministrazione, i quali dovranno essere esperti oltre che competenti.
Questi i nuovi critedi di nomina: 1) a parità di capacità gestionali all’interno dell’istituzione universitaria, si privilegeranno le esperienze di alto livello, con particolare riguardo alla qualificazione scientifica e culturale; 2) l’esperienza professionale di alto livello, con particolare riguardo alla qualificazione scientifica e culturale, verrà valutata sulla base di due indicatori:a) i parametri ANVUR per l’accesso alle commissioni giudicatrici o per il conseguimento delle abilitazioni nazionali; b) l’attività di consulenza e/o supporto professionale ad enti ed istituzioni pubbliche o private che per ordine di grandezza, valenza economica e sociale delle attività svolte e complessità della struttura organizzativa siano comparabili alle istituzioni universitarie; 3) la comprovata esperienza gestionale dovrà essere: esperienza gestionale pluriennale; esperienza gestionale effettuata alla guida di Atenei, ex Facoltà, Dipartimenti, Centri Autonomi di Spesa ; esperienza gestionale svolta con responsabilità amministrative apicali a supporto di Dipartimenti e/o Centri Autonomi di Spesa o attraverso la partecipazione negli organi di governo di Ateneo (Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione); esperienza gestionale con funzioni pari o superiori al ruolo di Capo Settore; esperienza gestionale in enti ed istituzioni pubbliche o private che per ordine di grandezza, valenza economica e sociale delle attività svolte e complessità della struttura organizzativa siano comparabili alle istituzioni universitarie.
È stata infine rinviata, in attesa di una valutazione più approfondita, la discussione relativa al mantenimento in servizio di docenti che hanno superato i limiti di età per il collocamento a riposo.
Il Rettore Navarra si è appena insediato, ma l’inversione di tendenza dopo 9 anni di Governo Tomasello, sembra già avviata. (SIMONE INTELISANO)