Prende avvio oggi al Lido di Venezia la 70° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, organizzata dalla Fondazione Biennale. La manifestazione è, tra quelle cinematografiche, molto attesa e sempre celebrata in tutto il mondo, occasione di conoscenza e diffusione del cinema internazionale in tutte le sue forme di arte, di spettacolo e di industria, in uno spirito di libertà e di dialogo.
Questa edizione, come ha affermato il direttore Alberto Barbera nella sua presentazione, vuole fornire, a dispetto dei fatalisti e degli innovatori tout court, “se non delle risposte, almeno qualche indicazione sul perché i festival siano ancora necessari e di come possano adeguarsi alla mutata situazione in cui si trovano ad operare, un’edizione della Mostra che guarda in avanti, con la certezza che la sua funzione è tutt’altro che esaurita.”
La medesima convinzione, nonché la curiosità per un evento che – anche nello scorrere i titoli in gara – si preannuncia ricco di novità e sorprese (è la prima volta, ad esempio, che due documentari sono ammessi al Concorso), spinge la nostra società di produzione cinematografica rappresentata dal suo amministratore unico Giuseppe Ministeri, frequentatore da diversi anni ormai della Mostra, a rinnovare anche per questa edizione la propria partecipazione alla kermesse, che sarà certamente un’occasione privilegiata per gli addetti ai lavori per fare conoscenza di nuovi autori e delle più importanti novità del settore, a livello nazionale ed internazionale.
Una partecipazione che, sulla scorta di passate esperienze, può costituire per la nostra società un impulso lavorativo di grande portata, soprattutto in un momento intenso e ricco di progetti in divenire come quello attuale.
Gran Mirci Film, infatti, dopo la produzione del documentario “Nella Terra del Padrino” diretto da Francesco Calogero in collaborazione con Rai Cinema e che sarà presentato alle proiezioni di mercato del Venice Film Market oltreché inserito nella Platform destinata agli operatori, è impegnata in un nuovo progetto “Taormina – Itinerari del Cinema” rivolto al settore turistico e specificatamente a quello del cine-turismo, e che di recente è stato ammesso a finanziamento dalla Regione Siciliana nell’ambito del Po Fesr 2007-2013, ovvero una guida su tablet attraverso i luoghi che fin dagli anni 30 sono stati set di numerosissime e svariate opere cinematografiche, a Taormina e nel suo comprensorio. In ultimo si lavorerà per determinare il futuro di una nuova produzione, che sarà a breve ufficializzata: trattasi di un film-documentario “La Lettera: Il bambino che sogna”, che ambisce ad inserirsi nel grande filone delle opere dedicate alle straordinarie esperienze di vita degli atleti italiani, e per cui esiste già una disponibilità di massima di partnership con Rai Sport. La regista palermitana Giulia Noera racconterà la storia del campione di volley, anch’egli siciliano, Massimiliano Di Franco che a 14 anni, già alto quasi 2 metri, scrive una lettera a un importante club di pallavolo italiano chiedendo un provino; un gesto schietto, sincero e forse ingenuo che tuttavia cambierà di netto la sua vita, realizzando il suo più grande sogno.