DEBITI E RIFIUTI: SIGNORINO RITIRA LA DELIBERA. CRONACA DELLA 3^ SEDUTA DI CONSIGLIO, E DELLA 3^ ASSENZA DI ELVIRA AMATA

1;14;22; non è un’alternativa alla sequenza di Fibonacci ma i giorni del mese in cui si sono tenuti i primi tre incontri del Consiglio Comunale. Quest’oggi alle ore 12 era infatti previsto un ulteriore appuntamento agostano, in occasione del quale dare i numeri era il punto all’ordine del giorno.

Si torna a parlare dei debiti e, oggetto del dibattito in aula condotto dai capigruppo è la delibera del 9 agosto scorso, proposta dagli assessori Guido Signorino (Bilancio) e Daniele Ialacqua (Ambiente). Il confronto, al quale prendono parte anche il dott. Ferdinando Coglitore (Ragioniere Generale), il dott. Antonino Cama (dip. rapporti con le aziende e/o società a partecipazione Comunale)  e il Segretario Generale dott.Santi Alligo è relativo al piano di rientro del debito accumulato dall’Ente verso l’Ato3 negli anni che vanno dal 2007 al 2011.

 

Tra gli elementi da considerare, una pendenza di 2.800.000,00 euro risalenti a sei anni fa e al centro di un contenzioso tra Comune e Ato3 che dovrebbe risolversi con il ritiro del ricorso relativo e un accordo pacificatore tra le parti. Debiti che funzionano seguendo in parte la logica dei vasi comunicanti e che vedono interessata anche mamma Regione,  disposta- a quanto pare- a “venirci incontro” come l’Amministrazione ha dichiarato.

 

 “Abbiamo chiesto d’avere dei pareri più chiari perchè noi consiglieri abbiamo la responsabilità in merito all’approvazione dei bilanci”, specifica la Presidente Barrile, consapevole di cosa sia di competenza dei membri del consiglio, a differenza di qualche ex collega che, appena un anno fa, dichiarava non fosse richiesto ai consiglieri avere cognita circa tali questioni “numeriche” (consentiteci il memorandum provocatorio a beneficio di chi possieda buona memoria).

 

In una giornata in cui la delibera avrebbe dovuto essere votata è andato, invece, in scena il solito talk show . “Va compreso se la reputiate legittima e valida”, specifica in merito alla proposta il consigliere Rizzo (Udc), dopo aver ripercorso nel dettaglio l’excursus della vicenda, rivolgendosi ai dirigenti i cui chiarimenti “non sembrano sufficienti” al cons. De Leo (Megafono).

I pareri espressi sin qui risultano condizionati da fattori che il cons.Trischitta (Pdl)  sottolinea essere delle incognite: “la richiesta dell’assemblea è di sospendere la delibera”, specifica  il pidiellino.

 Le critiche non mancano giacchè rispetto alla vigilia di ferragosto non si è fatto un gran passo in avanti sulla questione che, evidentemente, sarà votata soltanto prossimamente.

 

Dopo le perplessità manifestate -tra gli altri, anche dal Presidente della commissione bilancio, il cons. Mondello (Udc) – e l’avanzamento di proposte su quale fosse il più conveniente modus da adottare per procedere in questo percorso, ossia se corredare il provvedimento di emendamenti potesse o meno essere la soluzione migliore,  il vicesindaco ha confermato il ritiro della delibera. “E’ più opportuno, per ragioni di tempo, presentare all’Aula una proposta rinnovata che, se approvata, avrà esecuzione immediata rispetto ad un provvedimento con emendamenti”, argomenta Signorino, nonostante il suo primo auspicio fosse stato proprio quello di apportare modifiche all’esistente. Ma, a fronte della complessità che sarebbe stata integrata da una tale gestione della vicenda, ha scelto la via più radicale.

 

La questione rifiuti però non riguarda, com’è noto, soltanto Comune e Ato3 bensì anche quest’ultima e MessinaAmbiente, come ricorda in Aula anche De Leo. E tra i due soggetti era previsto un ulteriore dialogo, sempre stamane, alla presenza dell’assessore al bilancio, al fine di chiarire altre pendenze, la cui stima è nettamente inferiore ai numeri milionari che riguardano il Comune. Tornando al debito accumulato negli anni nei confronti dell’Ato3 da Palazzo Zanca, una volta apportate le modifiche utili, il decreto tornerà in Consiglio per essere votato; laddove approvato, con buona pace di Dio, grazie al Fondo di Rotazione potrà essere estinto nel corso di un decennio. Tra i presenti alla sessione anche  il presidente della TirrenoAmbiente (Antonello Crisafulli) e il commissario dell’Ato3 (Michele Trimboli). Ventinove i consiglieri che hanno risposto all’appello stamane, assenti giustificati Vaccarino (Pd), P. David (Pd), Carreri(Dr), Interdonato(Dr), Cucinotta(Pd), Cantali (Felice per Messina) e Consolo (Udc).

Chi non si è vista anche stavolta, la vincitrice del premio “assenteista del mese”- e l’assemblea si è riunita, sin qui, solo in agosto- è la consigliera (centro-destr…emmm… di Grande Su…ops, scusate la defaillances!) Dr, Elvira Amata (a suo tempo anche membro del cda di Ato3, oltretutto).

Andando avanti così sarà forse il caso di interpellare Federica Sciarelli (per capirci, la conduttrice di “Chi l’ha visto?”). 

L’attesa di conoscere i numeri dettagliati per quantificare debiti, pendenze e -volesse il Cielo- crediti   assume sempre più i connotati di una tortura cinese: una goccia dopo l’altra per una vicenda a capo della quale non si viene ancora, e intanto gli interessi aumentano. E’ evidente che il pallottoliere non basta: che ci sia davvero bisogno dell’intervento di un genio come Fibonacci? Il timore è che in questa occasione i numeri possano non essere poi così “positivi”. (ELEONORA URZI’)

 

 

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