Il Controvento Music Tour giunge alla sua conclusione: giovedì 15 agosto alla ZTL al mare del Teatro Occupato Pinelli, al termine dello spettacolo teatrale Com’è nato il giullare?, il dj/ciclista valsusino Matteo Zulian, aka AlpKing animerà la serata con uno show estroverso. Human beat box, loopstation, chitarre latine, scratch e suoni vari sono solo alcuni degli ingredienti di un’esibizione che ha fatto il giro d’Italia e che vede la partecipazione di Takeshi e dj Grissino.
Uno spettacolo che i tre hanno portato in giro lungo tutto lo stivale attraverso una vera e propria carovana antimafia: il Controvento Music Tour è infatti partito circa un mese fa dalla Val di Susa per gridare attraverso la musica e lo sport il no deciso a tutte le mafie. Anche lo sport, avete letto bene, perché Matteo ha percorso parecchi chilometri con una bicicletta dotata di un sistema elettrico innovativo, ecologico e funzionale per la pedalata assistita. Dietro di lui, il Controcamper, con a bordo DJ Grissino, Takeshi e un ufficio stampa che, insieme all’associazione “Libera” ha seguito la missione passo per passo.
Matteo lavora nel mondo dello spettacolo e ha sempre vissuto una vita tranquilla e allegra. Decide di intraprendere il suo viaggio quando si rende conto che qualcosa è cambiato nel contesto professionale che lo circonda. «Non solo nello stato d’animo generale che la crisi economica ha generato – racconta Matteo attraverso la pagina fb del progetto – ma soprattutto a causa di un fatto particolare che mi ha toccato da vicino. Un mio caro amico viene “sollecitato” da diverso tempo ad abbandonare la sua attività commerciale, elemento primario di disputa tra due famiglie. Dispetti e minacce sono divenuti costanti e hanno cercato di intimidirlo portandolo spesso e volentieri a dover chiamare le forze dell’ordine. Conseguentemente deve affrontare spese legali esorbitanti e pressioni psicologiche non indifferenti. Come lui, molti vivono situazioni analoghe e spesso di stampo mafioso».
Nasce così la consapevolezza in lui che il fenomeno mafioso non è più relegato solo al sud Italia e decide di mettersi in viaggio per sensibilizzare l’intero stivale, contaminando le diverse realtà con un’energia positiva. Il fine ultimo è quello di raggiungere un obiettivo economico che sarà destinato ad aiutare, per quanto possibile, chi si trova nella drammatica situazione di essere vittima della mafia.
E così dopo Lerici, Piombino e Belmonte Calabro (solo per citare alcune tappe) Matteo e tutta la carovana del Controvento Music Tour si prepara a attraversare lo Stretto per dire anche in Sicilia che la mafia può e deve essere sconfitta. E, naturalmente, per far ballare tutti controvento.