L’emendamento proposto dall’Amministrazione Accorinti al Governo nazionale, che consente alle città con amministrazioni di nuovo insediamento di rivedere il piano di riequilibrio finanziario entro 60 giorni dalla presentazione della relazione di inizio mandato, è stato incluso nel maxiemendamento presentato la scorsa notte dal Governo Nazionale alla Commissione Congiunta Bilancio e Affari Costituzionali del Senato. L’emendamento era stato firmato dai senatori Bruno Mancuso e Andrea Mandelli. L’Amministrazione comunale, quindi, avrà tempo sino al 25 novembre per completare l’analisi della massa debitoria e rideterminare il piano di riequilibrio finanziario e le entrate. “Si tratta – sostiene il vicesindaco, Guido Signorino, assessore al bilancio e allo sviluppo economico, – di un tempo ragionevole, che stiamo utilizzando nella maniera più opportuna. Naturalmente procediamo in maniera celere; la dott.ssa Rasi dell’Anci domani sarà a Messina per proseguire l’esame dei documenti e dei titoli di debito presso la nostra Ragioneria Generale; stiamo lavorando anche sulla concessione per la distribuzione delle utenze del gas. Concluso – prosegue Signorino – l’esame dei debiti nei confronti dell’ATO 3, per il quale riceveremo un’anticipazione da parte della Regione Siciliana, in questa fase stiamo esaminando la situazione dell’ATM e per questo motivo attualmente siamo negli uffici della Regione a Palermo, insieme al sindaco Accorinti e all’assessore Cacciola, per incontrare il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta e l’assessore regionale, Antonino Bartolotta, per rafforzare quest’iniziativa e presentare i progetti per il risanamento per i quaranta milioni di pronta disponibilità, di cui lo stesso presidente Crocetta ha parlato a Messina. L’approvazione dell’emendamento – conclude Signorino – è frutto del sostegno parlamentare e governativo di tutti i rappresentanti messinesi, a conferma che lo sforzo dei nostri politici è concentrato sul bene della città di Messina al di là dell’appartenenza e degli schieramenti”.