L’assessore alla cultura, Sergio Todesco, si è recato fuori città in un periodo caldo non solo dal punto di vista climatico, ma soprattutto socio-culturale. L’assenza dall’impegno istituzionale è stata immediatamente pretesto per la richiesta delle dimissioni. Ad esprimersi così è il consigliere comunale Udc Libero Gioveni che lamenta: “lasciare la città in questo momento significa compromettere l’aspetto storico e culturale dato che vara e sfilata dei giganti sono molto sentiti dalla cittadinanza”.
L’assessore Todesco aveva già specificato che la sua assenza sarebbe stata forzata, dal momento che aveva preso tali impegni mesi prima che il sindaco Accorinti lo invitasse a fare parte della propria squadra. Secondo un calendario originario, inoltre, l’assessore avrebbe dovuto protrarre la propria permanenza estera sino al 22 agosto, ma proprio in virtù del nuovo incarico rientrerà il 9 agosto, riducendo così quanto più possibile il periodo di assenza.
Tali premesse non servono però a rabbonire il consigliere comunale Udc Libero Gioveni che non ritira l’invito alle dimissioni. “Dobbiamo distinguere l’aspettò umano da quello politico” dice Gioveni, “lo ritengo politicamente un fatto grave”. Per Gioveni l’assessorato alla cultura sarebbe in questo momento il più importante dato l’impegno legato all’ormai vicina festività del ferragosto messinese, e lasciare il posto in questo frangente è, secondo questa visione, un atto irresponsabile.
All’invettiva, l’esponente Udc aggiunge che il consiglio della terza circoscrizione aveva invitato l’assessore Todesco a concordare i particolari riguardanti il tragitto della sfilata dei giganti, ma l’incontro non sarebbe avvenuto e per di più sarebbe stato eliminato dal calendario delle festività un giorno di permanenza dei giganti presso Camaro. “Sottrarre la presenza dei giganti alla popolazione di Camaro per un giorno, mi sembra un atto superficiale e di arroganza perché non concordato con la circoscrizione ne i consiglieri”, attacca Gioveni. “Lui ha snobbato l’invito, non si è presentando e ha deciso tutto prima di andare in vacanza. Ho incontrato il sindaco e ho letto nei suoi occhi perplessità e imbarazzo per l’assenza del suo uomo della giunta. Ho quindi invitato il sindaco a rimuoverlo dall’incarico, se non presenterà lui stesso le dimissioni”.
Ma la Versione di Accorinti non si sposa con quella del consigliere che probabilmente ha letto male lo stato d’animo del sindaco. Accorinti ha infatti ribadito che Todesco ha svolto un lavoro impeccabile e, pertanto, sulla macchina organizzativa della festività della vara non c’è più nulla da eccepire. Nessun provvedimento, dunque, sarà preso dal sindaco in merito, tanto più che, ribadisce Accorinti, i motivi per cui Todesco si è allontanato sono personali ed erano esistenti già svariati mesi prima che la scelta ricadesse su di lui. “Non ha messo in crisi la vara perché è stato tutto concordato con i comitati tecnico-scientifici”. Ricordiamo che in sua assenza lo stesso Todesco aveva richiesto l’ausilio dell’Architetto Nino Principato, che sta pertanto operando in tal senso.
Andiamo alle cifre:la polemica sull’operato del neo assessore alla cultura ha infuocato anche altri lidi.
In sede di consiglio comunale, stamani un ulteriore attacco arriva da parte del consigliere e capogruppo Pdl Pippo Trischitta che lamenta una mancanza di collaborazione con la città, nella misura della ricerca degli sponsor: “Assentandosi in questo periodo, l’Assessore non ha proferito grandi sforzi nel cercare gli sponsor. A differenza dei precedenti Assessori, non ha contattato imprese che potessero sostenere la festività”. Secondo Trischitta questo atteggiamento di poca collaborazione nei confronti della città comporterà una lievitazione dei costi della vara che il Comune dovrà caricare sulle proprie casse.
Trischitta ha infatti sostenuto che negli ultimi anni la festività della Vara aveva un costo di circa 140 mila euro dei quali 50 mila messi a disposizione dal Comune e 90 mila ricavati dagli sponsor. Le spese, a suo dire, avrebbero potuto essere coperte con gli sponsor privati, a patto che si facesse lo stesso lavoro di certosina ricerca che ha caratterizzato le scorse amministrazioni. Al momento, accusa Trischitta, non solo non si risparmia niente ma, anzi, il Comune rischia di rimetterci.
Carte alla mano, Accorinti ribatte: l’anno scorso le spese sostenute per la Vara sarebbero state di 112 mila euro più 31 mila di straordinari. Il preventivo di quest’anno, invece, sarebbe di 72 mila euro più 23 mila di straordinari. Un complessivo di 143 mila euro dello scorso anno contro i 95 mila di quest’anno che, al contrario di quanto asserito da Trischitta, comporterebbe un risparmio sostanzioso. “Abbiamo risparmiato dove possibile ed era doveroso. I privati hanno aderito lo scorso anno per una quota di 44 mila euro e noi siamo a 36 mila euro. Siamo ancora in tempo, probabilmente supereremo le cifre dello scorso anno”. Sull’appunto mossogli riguardo alla mancata ricerca degli sponsor, Accorinti ribatte “giorno otto luglio abbiamo chiesto alla città intera e giorno undici lo abbiamo ribadito. Oggi, giorno uno, per la terza volta lo ribadiamo”.
Sulle spese effettive, il Sindaco annuncia che farà un consuntivo nei giorni immediatamente successivi al ferragosto. (LAURA MANTI)