SUL RISCHIO SISMICO DATI ALLARMANTI. FUTURO IMPEGNO PER ACCEDERE AI FONDI

L’assessore alla protezione civile, Filippo Cucinotta, ha indetto per stamane un incontro sulla tematica “Prevenzione del rischio sismico – contributi per interventi per la mitigazione del rischio sismico”.

A prendere parte all’appuntamento sono stati i rappresentanti del dipartimento regionale della protezione civile di Messina, del genio civile, dell’ordine degli ingegneri, oltreché architetti e geologi del collegio dei geometri, periti industriali e il presidente della consulta del volontariato.

Scopo dell’incontro, quello di pubblicizzare il bando che a breve la regione siciliana emetterà per mettere in circolo finanziamenti utili all’adeguamento dei piani di edilizia privata. Le passate amministrazioni non hanno inoltrato alcuna richiesta quando c’era la possibilità di accedere ai fondi. “Se non si partecipa a questi bandi si rimane sempre fuori”, precisa l’architetto Pino Soraci della protezione civile. “I fondi sono pochi, noi siamo molto indietro rispetto al resto della Sicilia e d’Italia. I piani che facciamo sono obsoleti. Se dovessimo davvero intervenire non servirebbero a niente”.

I dati della Protezione Civile sono allarmanti. Sulla base delle stime effettuate dal Dipartimento della Protezione Civile, un evento sismico come quello fatto oggetto delle simulazioni degli scorsi mesi produrrebbe sul territorio comunale di Messina il crollo di 4.258 abitazioni e l’inagibilita’ di 31.138. Secondo le stime relative al materiale umano, invece, ad essere fisicamente coinvolti nei crolli sarebbero più di 9 mila individui, e circa 69.431 i potenziali senzatetto.

Messina ha mancato l’occasione di partecipare ai programmi di finanziamento ed è stata totalmente assente anche nel progetto dello scorso anno che riguardava la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Così relaziona il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Santi Trovato, che ritiene necessario un lavoro attento alla tematica che parta dal confronto tra tutti gli organi professionali aventi competenze in questo settore. “Penso che una sorta di raccordo con tutte le amministrazioni comunali della provincia non sarebbe male”, dice Trovato. L’auspicio sarebbe quello di integrare il ruolo degli uffici pubblici che hanno diretta competenza su questo tema. “Mettiamo le nostre competenze a disposizione”, conclude Trovato. (Laura Manti)

 

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