Giungerà al termine questa sera, alle 21:30, nella suggestiva cornice del sagrato della Chiesa dell’Addolorata, presso il Castello di Lipari, la rassegna “Eolie, Donne e Cultura”, organizzata dal Comune di Lipari – Assessorato alla Cultura e ai Beni Culturali con la collaborazione della Consulta Comunale Giovanile e il supporto logistico a cura di Daf-Associazione Culturale.
Cinque serate di grande successo, cinque tappe un viaggio incredibile in cui gli ospiti di grande prestigio ( tra gli altri il gen. Luciano Garofano, la scrittrice Macrina Marilena Maffei, la regista Giovanna Taviani, il giornalista Luigi Barrica) con i loro preziosi interventi hanno raccontato la “Donna” e le donne eoliane esplorandone i più svariati aspetti e significati attraverso l’arte, il cinema, l’architettura, la musica, il teatro ma anche attraverso tematiche più complesse e gravose come l’educazione scolastica e il terribile fenomeno del femminicio.
E prezioso è stato il pubblico, giunto sempre numeroso, di cui è necessario sottolineare la grande partecipazione e l’interesse da parte di turisti e vacanzieri.
Al culmine di “Eolie, donne e cultura”, ci sarà la consegna del premio “Caterina Conti”, alla sua prima edizione. Un riconoscimento, fortemente voluto dall’ Assessore Tiziana De Luca, che a partire da quest’anno sarà assegnato a personalità del mondo femminile che hanno dimostrato il proprio talento e valore in maniera esemplare all’interno del proprio ambito di riferimento, dando risalto al contesto territoriale di appartenenza. Non poteva che portare il nome di Caterina Conti: imprenditrice, insegnante, presidente del Cipra Eolie, attraverso cui si è impegnata per la valorizzazione del patrimonio artistico di Lipari, donna determinata e battagliera che con fierezza e coraggio ha portato e porta tutt’ora avanti numerose battaglie sociali per le sue isole, dai tempi dei mafiosi sbarcati a Filicudi fino all’ultima per il punto nascite dell’ospedale.
L’ultima parola andrà alla Compagnia Teatrale Daf- Teatro dell’Esatta Fantasia, che dopo un lungo e intenso lavoro svolto durante la settimana di residenza teatrale, porterà in scena “Sogno d’Amore Ubriaco – studio su Otello”, un’originale drammaturgia del classico shakespeariano, a cura di Angelo Campolo, che la interpreterà insieme ad Annibale Pavone, Federica De Cola, Margherita Smedile e Tino Calabrò, per la regia di Campolo e Pavone, assistente alla regia Mariaclara Spartà, scenografia Giulia Drogo.
Uno spettacolo che oscilla tra commedia e tragedia, gioco e inganno, odio, amore e speranza di redenzione. Iago e Otello, qui capovolti anagraficamente, si fronteggiano in uno scontro generazionale tra giovani e adulti, che in controluce diventa il racconto di un insanabile conflitto tra figli e “cattivi” genitori. A cominciare dalla distorta visione del mondo dell’alfiere Iago, che vuole la donna relegata ad oggetto non pensante, vittima solo delle violenze e degli sfoghi della frustrazione maschile. Sarà questo supremo atto di egoismo nei confronti della donna a portare alla rovina una delle più grandi storie d’amore mai raccontate.
Uno spettacolo energico appassionato e suggestivo, un viaggio poetico tra le urla straziate di voci afone, ci accompagna verso un finale che riserva una sorprendente svolta al corso degli eventi. Un finale che regala una possibile redenzione ai protagonisti della tragedia. Una possibile luce in ciò che avrebbe potuto essere, ma non è stato.