Straripano i giornali di notizie, informazioni, commenti sul tornado relativo alla formazione professionale. Il tritacarne mediatico funziona h24: le tivù, la rete, i blog, i fanatici del 2.1, i fogli on line, informano a getto contino. In tale scenario spicca l’anomalo agire di una collega, Rosaria Brancato, che, nonostante sia nel libro paga di Francantonio Genovese, in virtù della sua collaborazione all’ufficio stampa del deputato del Pd sorto per le ultime comunali, calpestando con voluttà la deontologia professionale, discetta su Tempo stretto, dilungandosi quotidianamente in cronache relativa proprio al casus della formazione. Ma, sull’altare dell’opportunismo, non cita tutti i personaggi coinvolti, ma si scaglia,con tetro moralismo, soltanto su alcuni, la Buzzanca ad es. o Sauta, come se da questo il nostro onorevole potesse trarne un vantaggio.
Ora, io non leggo Tempostretto per ragioni ideologiche e perche il suo editore, tal Trimarchi, mi dà l’orticaria, ma alcuni amici telematici mi hanno avvertito che sul giornalino on line, si esibiva una disinvolta cronista. Così, ho letto. E dire che, or non è guari, io credevo nella Brancato e, insieme a lei e a Emilio Pintaldi, avevo coltivato il sogno di collaborare a una tivù privata, che avrebbe dovuto essere finanziata, proprio dal nostro Francantonio.
Che ci sfinì a colpi di colloqui estenuanti e mesi di trattative. Finchè noi, avvertendo un disagio proprio dei questuanti, ci riprendemmo la nostra dignità, rinunciando al sogno.(fonte http://adelefortino.blogspot.it/2013/07/piroette-brancatiane.html)