I 20 vigili urbani che hanno deposto la divisa lo scorso 31 maggio, tornano stamani tra le mura di Palazzo Zanca per allacciare contatti con l’amministrazione e chiedere di rientrare in servizio in qualsiasi forma sia attuabile, con la speranza di poter poi rimanere in soluzioni più convenienti. “Abbiamo fatto un concorso a tutti gli effetti, non è stata una semplice selezione come si fa per i contratti stagionali a tempo determinato”.
Si tratta dei 20 giovani vincitori di concorso, più 12 idonei non vincitori ma in graduatoria (graduatoria con validità triennale), su cui il corpo di Polizia Municipale aveva investito con le assunzioni dello scorso anno, e tuttavia mandati a casa il 31 maggio 2013 con la scadenza dei contratti. A rappresentarli stamane, nell’agognato incontro con l’amministrazione, è stata una delegazione di una decina di membri, comprendente il Segretario Territoriale del sindacato LiPoL (sindacato autonomo Libera Polizia Locale), Giacomo Visalli, che così si è espresso sulla vicenda: “La scorsa amministrazione ha pensato bene di trasferire nei ranghi del corpo il personale contrattista in età avanzata. Questa non è la soluzione, anche perché il personale in età già avanzata e demotivato non ha la preparazione di questi giovani che hanno affrontato prove selettive pubbliche, alla presenza di una commissione esterna. Il rilancio del corpo non può che avvenire attraverso i giovani”, è a questo che devono puntare il Comune e il Comando.
In maggio il Commissario Croce non ha firmato la proroga e a neanche la Regione è venuta in soccorso. Oggi i rappresentanti dei 20 ci dicono della possibilità di attingere ai fondi dell’articolo 208 de codice della strada, che prevede la possibilità di attuare assunzioni stagionali a tempo determinato sfruttando i proventi delle contravvenzioni. “Sappiamo esserci dei proventi in cassa” aggiungono. A quanto dicono, non sarebbe nemmeno l’unica strada percorribile: “c’è la possibilità dell’ecopass, e ci sono residui di bilancio della polizia municipale, quindi il nuovo sindaco può affrontare questa situazione, anche temporaneamente, con quello che si trova in cassa”.
Una circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri risalente al 13 giugno darebbe, inoltre, la possibilità di completare gli interventi avviati in passato, di cui faceva parte anche l’assunzione delle 20 unità in questione, che mirerebbero, tra l’altro, al potenziamento dell’organico. “Con questi fondi si potrebbe, a nostro avviso, riassumere queste unità in servizio. Non è dello stesso avviso il segretario generale che pensa che possano essere utilizzati solo l’approdo di Tremestieri”, così lamentano i richiedenti.(LAURA MANTI)