Se a volte le manifestazioni non portano a nulla di concreto, stessa cosa non può dirsi della protesta inscenata ieri dai duemila dipendenti stagionali dell’Azienda Foreste. Da settimane i sindacati di Flai Cgil, Fai Cisl, e Uila Uil Messina si erano detti preoccupati per l’atmosfera che si respirava e per il timore che arrivasse la notizia della sospensione per i lavoratori. E infatti il timore si è trasformato in realtà il 19 luglio scorso quando – ufficialmente a causa della mancanza di fondi – i dipendenti dell’Azienda Foreste avevano ricevuto la sospensione dell’incarico. Eppure, lamentavano i rappresentanti sindacali, nel bilancio regionale risultavano ben 150 milioni di euro destinati all’Azienda Foreste Siciliana. Il problema era capire il motivo per il quale non venissero utilizzati.
Così ieri la protesta davanti alla sede di via Giordano Bruno e per capirne di più, spiegare le ragioni dei lavoratori e chiedere un intervento del presidente della Regione, Rosario Crocetta, dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura e dell’Azienda Foreste Demaniali Regionale, i rappresentanti dei sindacati confederali sono stati ricevuti in Prefettura. Nel pomeriggio stesso di ieri, direttamente da Palermo è arrivato il contrordine e con una circolare a firma dell’assessore regionale all’agricoltura, Dario Cartabellotta – diffusa a Messina e in tutte le provincie siciliane – “si invitavano tutte le strutture territoriali, a partire da quella di Messina, a garantire la ripresa del turno di lavoro dei forestali all’interno delle linee contenute nella legge finanziaria della Regione Siciliana”. Grande la soddisfazione espressa quindi dai segretari generali di Flai Cgil, Fai Cisl, e Uila Uil Messina, Giovanni Mastroeni, Calogero Cipriano e Salvatore Orlando, per il risultato ottenuto e per i duemila forestali sospesi che potranno così tornare al lavoro già tra domani e giovedì. In conclusione – si legge in una nota – «le tre organizzazioni sindacali regionali, avendo ottenuto lo stanziamento in bilancio 2013 di 150 milioni di euro per i forestali siciliani, ritengono che gli stessi forestali debbano svolgere in modo continuativo le giornate previste per legge in difesa dei boschi e utilizzare quanto previsto nell’art. 25 della legge finanziaria regionale per raggiungere le giornate previste nell’accordo 2009». (DEBORA RUNCI)