Verificato lo sforamento del Patto di Stabilità per l’anno 2012. A tal proposito indetta stamane, dal Sindaco Accorinti e dal Vicesindaco Signorino, la conferenza stampa nella sala Ovale di Palazzo Zanca.
Le verifiche realizzate dall’amministrazione, con l’ausilio della Ragioneria Generale e del Collegio dei Revisori dei Conti, hanno fatto emergere alcune uscite che, per un importo totale di 7 milioni e 300 mila euro, hanno costituito un deficit d’esercizio, inducendo lo sforamento del patto di stabilità. Si tratta di spese non previste, così ripartite: 1 milione per spese d’Avvocatura, 2 milioni 400 mila euro per Ato3 e 3 milioni 900 mila per ATM.
Attesi per la prossima settimana gli esperti dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che accerteranno la consistenza debitoria del comune, al fine di delineare una strategia mediante cui scongiurare il default. “Confidiamo che l’accertamento della massa debitoria verrà fatto in maniera inoppugnabile. Riteniamo che sia utile affidare le procedure ad una due diligence”, così il Vicesindaco Signorino.
Oggi pomeriggio l’incontro di Accorinti e Signorino con la dirigenza del comune per comunicare quanto appurato e stabilire le linee d’azione. L’intenzione è quella di fare funzionare la macchina comunale in generale, sia sotto il profilo economico che gestionale. “Dobbiamo dare un’immagine di eccellenza- dice Accorinti- ci sono persone valide, ma senza coordinazione si da un immagine pessima. Dobbiamo coordinarci, il comune non è buttare soldi, è coordinazione”.
Durante l’incontro con i giornalisti sono stati commentati anche i risultati Istat che confermano che Messina è la città con la dinamica di prezzi al consumo più sostenuta d’Italia e, al giugno 2012, è quella italiana con il trend più elevato. In altre parole, presenta valori più elevati dell’indice generale dei prezzi rispetto agli altri Comuni capoluogo della Sicilia, ed è sopra la media nazionale. “Crediamo che la ristrutturazione del patto di equilibrio si debba basare anche sulla riduzione della spesa, non in termini di taglio ma di riefficientamento”, precisa Signorino. “La città ha confermato la sua partecipazione al patto dei sindaci che ci darà la possibilità di programmare il piano energetico con un opportuno finanziamento di svariati milioni da parte della Banca Europea dei finanziamenti”.
Lo spreco delle risorse, non si fa altro che ripeterlo, è dovuto alla cattiva gestione dei servizi. Lo ribadisce signorino che fa riferimento, a titolo d’esempio, alla inopportuna gestione del ciclo dei rifiuti, inevitabilmente causa della lievitazione del costo di smaltimento. A tal proposito, informa, si sta lavorando su una riforma del piano industriale dell’ATO. “Le [società] partecipate rappresentano l’elemento di maggiore impegno su cui stiamo lavorando”.(LAURA MANTI)