La Hockey Kings Messina comunica di aver rinunciato all’iscrizione al campionato di A2.Troppe le difficoltà economiche che hanno portato la dirigenza ad una scelta così difficile, amara sentenza che decreta la perdita di un’altra realtà sportiva importante per la nostra città. E pensare che nonostante le sofferenze dell’ultimo campionato, piuttosto deludente dato l’ultimo piazzamento in graduatoria ottenuto, la lega aveva riammesso la squadra per il raggiungimento della quota minima di 12 formazioni al via nella stagione 2013-2014. Tuttavia i proibitivi costi di iscrizione e mantenimento del team hanno avuto la meglio sulla passione di persone, come il presidente Raimondi, che a questa società hanno dato il massimo. Queste le parole del massimo dirigente:
“-Io ed i miei collaboratori abbiamo analizzato la situazione a fondo e abbiamo unanimemente deciso di fare una scelta coerente e realistica.La serie A2 2012-2013 ha avuto per noi un costo complessivo di circa € 25000, una cifra importante per il nostro movimento, tale somma è stata quasi integralmente coperta grazie alle sponsorizzazioni mentre alcune migliaia di euro rimanenti sono stati saldati grazie ad una ricapitalizzazione da parte della dirigenza.Alla luce della situazione economica attuale e dei pochi vantaggi che le imprese hanno nel sostenere le iniziative sportive, reperire nuove risorse è risultato essere un ostacolo ad oggi insormontabile.In questi anni ci hanno sostenuto principalmente aziende calabresi o della provincia etnea, il numero di aziende locali si è limitato a tre o quattro , questo denota come da un lato di soldi a Messina ce ne siano pochi e dall’altro lato mette in risalto la poca voglia delle imprese messinesi di aiutare le discipline sportive che non gravitino intorno al calcio o calcetto, anche di quartiere o parrocchia. Mi accontenterei di ricevere una risposta negativa dagli “imprenditori” messinesi piuttosto che non ricevere nessuna risposta ad email o lettere, lei deve sapere che ci hanno risposto addirittura imprese internazionali come la Wurth e la Red bull italia mentre le piccole e grandi imprese cittadine nulla. Comunque sia, al di la di questo non siamo più nella condizione di reperire tali somme, il contributo regionale si limita ad € 1100, ed è l’unico visto che Provincia e Comune latitano,quindi per noi la scelta più ovvia è stata quella di rinunciare al campionato di A2”
Parole dure che denotano il malcontento per l’indifferenza dell’imprenditoria locale e delle istituzioni verso quello che nel nostro Paese vine ancora considerato uno sport secondario. E sul futuro della società:
“La nostra seconda opzione è stata la serie B, campionato da circa € 10000 a stagione, ma qui abbiamo riscontrato un problema di budget connesso ad un roster troppo esiguo per rendere al meglio e pertanto abbiamo accantonato anche questa idea e la decisione ufficiale è stata quella di svolgere attività amatoriale con la squadra senior, vengono organizzati numerosi tornei in tutta Italia ed in ogni periodo dell’anno e viene anche organizzato un campionato Uisp meno dispendioso del federale, mentre continueremo a partecipare al campionato federale under 16 grazie alla collaborazione totale delle famiglie dei nostri giovani “leoni” che si sono impegnate a sobbarcarsi le spese delle trasferte che anche per i ragazzini arrivano fino a Roma , Napoli e al nord italia per le fasi finali….è stata una decisione dura e con forti discussione interne soprattutto da parte di alcuni atleti ma davvero è l’unica scelta possibile se vogliamo continuare ad esistere come società e proseguire il lavoro di formazione di nuovi atleti in città.Anche senza partecipare ai campionati i costi fissi ci sono e vanno onorati per continuare a lavorare.”
Infine, una panoramica sullo scenario nazionale:
“Vi dico subito che il nostro caso non è un’eccezione ma è diventato quasi la regola.Le liste pubblicate ieri dalla Lega parlano chiaro, la serie A1 ha visto la riconferma di tutte le compagini tranne dell’Empoli che nonostante il suo blasone e gli anni di militanza ha rinunciato alla serie e non svolgerà attività senior , esattamente come noi, a causa dell’abbandono del main sposor che la seguiva dal 2003; anche la prima ripescata, il Torino, ha rifiutato la serie A1 e anche la serie A2, si attende la risposta del Novi Ligure, terza classificata nello scorso campionato di A2.
Nella serie cadetta le iscrizione sono state 5 su 12, oltre al Messina non si sono iscritte neanche Catania, Napoli, Buja, Asiago, Molina di Pisa e Torino come detto. Un’altro dato allarmante, delle 3 neopromosse dalla B nessuna ha accettato di partecipare al campionato superiore, è stata ripescata la 4° classificatasi ai play off, gli Snipers di Civitavecchia , che hanno accettato, e si stanno attendendo le risposte della 5° e 6° classificata.La Lega ha quindi deciso ieri di riaprire le iscrizioni fino al 31 Luglio consentendo a qualunque squadra iscrittasi già in serie B di poter optare per la partecipazione alla serie A2.Un gran caos dovuto alla crisi economica ma non solo, diciamo che in questi anni la gestione dei campionati è stata forse poco lungimirante sia da parte della Lega ma soprattutto da parte di alcune società che hanno sempre bocciato progetti di rinnovo della struttura della serie A2 e della B.Il movimento hockeistico in italia è molto interessante e la diffusione comincia ad essere capillare ma ancora le distanze chilometriche tra le città del nord italia e quelle del sud incidono sui bilanci societari in maniera preponderante”.
Il lavoro dei Kings continuerà comunque sul territorio, grazie alla collaborazione con le scuole “Don Bosco” e “Annibale Maria Di Francia”, con le quali saranno organizzati eventi dai maestri alla passeggiata a mare per gli amanti del pattinaggio. La società dunque manterrà il proprio impegno nel cercare di diffondere la pratica del pattino in linea e dell’hockey in-line, nonostante le numerose difficoltà attuali. (Roberto Fazio)