“Eppur si muove!” esclamava Galileo, estasiato dalla sua intuizione geniale…e se si muove vuol dire che è vivo! E chi si muove oggi è Reset, movimento del quale si erano perse le tracce da qualche settimana e che, oggi, apprendiamo con piacere sia ancora non solo sopravvissuto al giugno scorso ma anche in pieno movimento.
Il soggetto politico, nato quasi tre anni fa per volere di alcuni “cittadini di buona volontà”, ha lavorato strenuamente a progetti e programmi al punto da schierare un’intera squadra con tanto di candidato sindaco alle ultime amministrative. L’epilogo dell’avventura elettorale non è stato dei più soddisfacenti: se dovessimo dire chi ha PERSO le elezioni passate, accanto a Pdl e M5S, non potremmo non inserire questo movimento che si proponeva come l’ago della bilancia. E invece, anche in occasione del ballottaggio, Tinaglia e co. non hanno fatto la differenza, limitandosi a smembrarsi e polverizzarsi tra polemiche e comunicati stampa discordanti. Nelle due settimane che separavano dal secondo turno, mentre liberi pensatori, opinion leader e outsiders affidavano i propri endorsement a pagine dei giornali o a wall di facebook, anche i resettiani dicevano la loro. E sebbene ab origine avessero annunciato una neutralità quasi svizzera, preferendo glissare sulla possibilità di veicolare voti da una o dall’altra parte, successivamente -come funghi in autunno- spuntavano a sorpresa le comunicazioni di qualche “assessore designato” che si schierava con questo o … questo!
Coerente e lineare, Alessandro Tinaglia, numero uno del soggetto politico in questione, resta “ginevrino” e, da quel momento, Reset sembra esser scomparso.
Fino ad oggi almeno.
Nel pomeriggio di ieri giunge in redazione un comunicato firmato proprio da Reset! relativo al bando per le smart cities, argomento già affrontato da Felice Calabrò durante uno dei suoi incontri di piazza, alla vigilia del primo turno. Stando a quanto viene sottolineato dallo scritto, “i Presidenti del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) avrebbero sottoscritto l’accordo di collaborazione che include anche le linee guida per la selezione di tre Comuni italiani che saranno “trasformati” in vere e proprie “smart cities” (città intelligenti), nell’ambito del Progetto Cnr “Energia da fonti rinnovabili e Ict per la sostenibilità energetica”.
Le reti di illuminazione pubblica delle tre città selezionate diventeranno le “autostrade” per erogare alcuni servizi altamente innovativi.
Il progetto intende studiare e sperimentare una serie di soluzioni innovative per rendere le città sostenibili grazie all’uso di fonti rinnovabili e alle tecnologie per la gestione avanzata dei flussi energetici che renderanno i servizi efficienti adattandoli alla domanda, favorendo il risparmio e l’uso razionale con il coinvolgimento consapevole dei cittadini.
Queste tecnologie si basano sulla trasformazione della rete dell’illuminazione comunale in una rete dati che, per la sua capillarità, può permettere di erogare alcuni servizi innovativi in tutta la città”.
Il comunicato prosegue evidenziando il significato impattante di queste “soluzioni innovative”: dalla digitalizzazione dei servizi sul suolo comunale, alla realizzazione di un wifi pubblico, la gestione automatizzata dei parcheggi a pagamento, la sostenibilità dell’illuminazione pubblica e molto altro, allo scopo di migliorare la qualità della vita in città, quantomeno nell’ottica dei servizi erogati con l’impiego di tecnologia all’avanguardia. “Messina rientra nella categoria dei capoluoghi di provincia con almeno 100.000 abitanti che potranno aderire al bando”, si legge, “entro il 9 Agosto, quindi, i Comuni italiani che ne faranno richiesta potranno partecipare alla selezione per ricevere un supporto di un milione di euro (in strumentazione e tecnologie) finalizzato a soluzioni per la sostenibilità energetica e ambientale”.
Più che un comunicato una vera e propria lettera aperta con destinatario specifico: “Vista l’importanza dell’iniziativa invitiamo dunque la giunta Accorinti, ed in particolare l’Ing. Cacciola Direttore del CNR ITAE “Nicola Giordano” avendone competenza adeguata ed indiscussa, di verificare che il Comune di Messina possieda i requisiti previsti dal bando al fine di partecipare e non sprecare l’ennesima occasione di finanziamento e di modernizzazione della nostra Città”.
Il messaggio si chiude con un nuovo slogan, “qualcosa è iniziato”: che sia un segno d’appoggio e fiducia alla squadra recentemente insediatasi…?! O dobbiamo attendere novità e sorprese dal fronte Reset! a breve? Nel mentre, ci limitiamo a constatare e compiacerci del fatto che i resettiani -qualora se ne fossero mai andati- sono tornati …!(ELEONORA URZI’)