UN TE’ CON CROCETTA: ACCORINTI E SIGNORINO ALL’ARS DELLE MERAVIGLIE

Secondo appuntamento per i due R-man dell’Isola: Renato da una parte, Rosario dall’altra. Il primo ha raggiunto, come d’accordo, il secondo nella sua “residenza istituzionale” in quel di Palermo, in compagnia del suo fidato vice, l’assessore Signorino.

E proprio a quest’ultimo abbiamo chiesto notizie circa l’esito di un incontro che si preannunciava chiarificatore. Ricorderete infatti che, appena venerdì scorso, i due “reggenti” siciliani si erano incontrati all’Irrera a Mare, in occasione del meeting organizzato dalla Cgil e, proprio in quel frangente, il Governatore ufficializzò l’intenzione di mettere a disposizione di quello che definì anche il suo sindaco -e quindi della città di Messina- fondi che, in prima istanza quantificò in 54 milioni, poi ridimensionati.

Incontro, quello di ieri, che il vicesindaco valuta molto positivamente:“si è passati dalle parole ai fatti”, sostiene. “Ci siamo confrontati sui singoli interventi che possono essere oggetto di supporto effettivo da parte della Regione”. Quali?

Ebbene, tra i temi discussi nel capoluogo il risanamento edilizio, in merito al quale la Regione ha dato disponibilità a stanziare 40 milioni entro l’ anno (previa presentazione di progetti, ovviamente); l’apertura dicantieri sociali per i disoccupati con impieghi di tipo trimestrale,  di cui lo stesso Presidente aveva parlato, al cospetto dei lavoratori accorsi alla festa del sindacato per presentare le proprie vertenze, lo scorso week end in Fiera: “non saranno rinnovabili agli stessi soggetti per evitare la fossilizzazione di una nuova condizione di precariato istituzionale”, ci chiarisce il vicesindaco. Si è parlato anche dell’ adesione di Messina al “patto dei sindaci” per le energie rinnovabili e dunque l’accesso a finanziamenti sia per le attività di realizzazione dei piani energetici, sia -tramite l’accesso alla Banca Europea degli Investimenti- per gli interventi di investimento effettivi.

Trentadue i milioni a titolo di supporto alle finanze comunali che l’ospite di Palazzo d’Orleans avrebbe garantito ai nostri amministratori: “questi sono più complicati da gestire perché sono da rimborsare in 5 anni e non in 10, come originariamente si era pensato”, chiarisce il neoassessore comunale al bilancio.

 Altre progettualità di cui si è discusso hanno riguardato l’istituzione di una zona franca urbana nella città di Messina, che darebbe luogo ad incentivi per l’attività di impresa, il supporto regionale a progetti dell’amministrazione, come ad esempio gli incubatori di impresa, lo sportello cresci impresa per l’innovazione delle aziende e molti altri.

Progetti precisi che siamo tutti chiamati, noi per primi con la nostra attività e la Regione con il suo sostegno, a concretizzare per il bene la della città”.

E a proposito di bene della città, a prescindere dalle garanzie palermitane per lo sviluppo di un percorso sinergico e basato sull’assoluta disponibilità delle parti, il tempo stringe e allo scadere del termine ultimo per la deposizione dei ricorsi al Tar manca davvero poco. Cogliamo dunque l’occasione per chiedere a Signorino quanto e se siano preoccupati per eventuali -uno sembrerebbe già cosa fatta, pur non essendoci l’ufficialità- richieste di riconteggi.

Politicamente crediamo sia un errore grandissimo. Getta, non tanto noi ma più la città, in una condizione di incertezza e di vero e proprio rigetto”, commenta. “Non credo che la popolazione gradisca che l’azione amministrativa (di questa o di altra amministrazione) debba o possa essere messa in discussione da un ricorso, detto ciò lavoriamo come se fossimo appena entrati, come se dovessimo stare qui per i prossimi 5 anni o 10 anni e come se dovessimo andare via domani: insomma come se ogni giorno fosse il primo e l’ultimo. Dando il massimo”, aggiunge con sguardo quasi stoico. “Noi non veniamo dalla politica e non viviamo di politica. Se saremo messi nelle condizioni di lavorare a servizio della nostra città lo faremo dando la massima disponibilità e mettendo le nostre capacità e conoscenze a disposizione”.

 

Incontro produttivo e proficuo, quindi, quello di ieri, dal quale i nostri sembrano esser usciti colmi di soddisfazione. A questo si aggiunge la notizia che, a quanto pare, l’ARS avrebbe deciso di stanziare 10.000 euro per contribuire alle spese relative alla realizzazione delle manifestazioni ferragostane (nolo delle transenne compreso. Suvvia, non ce ne vogliate: ben venga un pizzico di maliziosa ironia!).

Mah, fino a quando ‘sti soldi non li vedo, per me è solo aria fritta!”, bofonchia qualcuno nei corridoi di Palazzo Zanca. E proprio in questi corridoi abbiamo incontrato l’assessore, sorridente nel resocontare gli appuntamenti all’ombra del Monte Pellegrino.

Nella giornata di ieri, infatti, Accorinti e Signorino, oltre il briefing con Crocetta, hanno avuto modo di discutere anche con gli assessori Bartolotta, Marino e Bianchi -presente già alla sopra citata Festa del Lavoro- e Valenti; ma, prima di tornare a casa, sono riusciti a trovare il tempo per i saluti all’assessore alla sanità Borsellino.

Stiamo per lasciar libero il professore che ci ha fornito un racconto dettagliato di quanto avvenuto a Palermo quando, prima di salutarci, aggiunge una frase che come chiosa è perfetta, relativamente alla questione che noi avevamo sollevato, stuzzicandolo e andando decisamente fuori tema: “e comunque un ricorso si può sempre perdere!

E così ci ha tolto anche dall’impaccio di dover trovare una conclusione degna a questo articolo. Grazie, assessore! (ELEONORA URZI’)

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