Aria di cambiamento all’Università: e gli studenti non stanno a guardare. L’Associazione Universitaria Morgana, che rappresenta gli studenti messinesi in numerosi consigli di dipartimento ed in altri organi accademici, esprime il suo apprezzamento per la scelta di fare della legalità uno dei punti cardine della prossima azione di governo dell’Ateneo peloritano.
“La nomina del ch.mo prof. Antonio Saitta nella squadra dei prorettori, in qualità di garante della legalità ci rincuora particolarmente alla luce delle recenti vicende di cronaca che hanno visto protagoniste personalità legate al mondo accademico cittadino, e che non possono macchiare l’immagine di un Ateneo che va difeso da fatti riprovevoli quanto isolati” – scrivono in un documento Smeralda Mangano(nella foto), Presidente di Morgana, Francesco Armone, Coordinatore di Morgana e Gabriele Turiano, Rappresentante degli Studenti nel Consiglio di Amministrazione dell’Ersu .
“Se abbiamo piena fiducia nell’operato della Magistratura e in quello del prof. Saitta, alle prese con tale battaglia, crediamo che si debba tutti essere parte attiva e proteggere e rinnovare con i fatti il nostro Ateneo.
Come rappresentanza degli studenti, già dalle aule di studio abbiamo il compito di approfondire e diffondere una cultura della legalità, perché gli iscritti frequentanti l’Università di Messina hanno la necessità di potenziarla, e solo un’educazione capillare e costante può ambire al raggiungimento di tale obiettivo. Proponiamo, dunque, che si ripetano sempre più spesso esperienze significative come l’incontro da noi organizzato lo scorso mese di aprile con Paolo Borsellino e il procuratore Ardita, titolare delle indagini sui presunti scandali universitari.
Restando vigili ed attivi sull’argomento in questione e sulla ulteriore partecipazione di studenti ed associazioni al dibattito su di esso – conclude la nota – ci pronunciamo fiduciosi sul lavoro che attenderà la nuova squadra di governo dell’Ateneo, e sulla scelta del Magnifico Rettore, ch.mo prof. Pietro Navarra, che in essa ha coinvolto l’esperienza e l’autorevolezza dei colleghi docenti Cupaiuolo, Mazzù e Scribano, e valorizzato giovani competenze come quelle dei professori Centorrino, Cuzzocrea, Germanà, Limosani”.