All’alba di oggi, 10 luglio 2013, decine di rappresentanti delle forze dell’ordine hanno letteralmente “stretto la rete” nella provincia tirrenica messinese, effettuando un’operazione congiunta in più aree del comprensorio barcellonese.
Le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia e le ultime indagini hanno portato all’individuazione ed all’arresto di 35 persone responsabili, a vario titolo, di attività mafiosa. In particolare si è fatta luce sui retroscena dell’omicidio di Ignazio Giuseppe Artino avvenuto nell’aprile di due anni fa in località Mazzarrà Sant’Andrea: il delitto fu eseguito da Salvatore Campisi, (boss arrestato in seguito all’operazione Mustra l’anno scorso) insieme a Maio Carmelo (“Spillo”).
Dalle infiltrazioni mafiose nella discarica di Mazzarrà sino allo spaccio di stupefacenti pesanti ed all’estorsione, si sta ricostruendo l’economia della mafia barcellonese la cui struttura interna pare sia in crisi da tempo.
Proprio il “disordine” ed i vari vuoti di potere succeduti agli arresti celebri delle passate inchieste avrebbero favorito l’emersione di nuove leve che però hanno dovuto affermarsi con una serie di delitti come quello di Giovanni Isgrò e Giovanni Perdichizzi ed i due tentati omicidi a carico del boss Carmelo Giambò tra l’agosto del 2010 ed i primi mesi dell’anno successivo.
Gli investigatori hanno ricostruito il sistema delle estorsioni ai danni dell’imprenditoria nel territorio di Mazzarrà S. Andrea e ai danni dell’indotto economico della locale discarica comprensoriale. Massimo Giardina, Salvatore Italiano e Salvatore Artino avevano preso il posto al vertice dell’organizzazione di Carmelo Bisognano, Tindaro Calabrese e della vittima dell’omicidio Ignazio Artino.
Ad aiutare le indagini sono state anche le dichiarazioni di molti imprenditori strozzati dal pizzo che hanno avuto il coraggio ed il senso civico di denunciare i ricatti e le minacce ricevute. Da quanto dichiarato dai vertici del comando provinciale dei R.O.S. e della Compagnia dei Carabinieri di Barcellona, proprio le denunce hanno creato una falla dalle quali le forze dell’ordine hanno potuto fare breccia della struttura mafiosa oggi ulteriormente colpita.
Una struttura però che, proprio perchè minacciata, è sempre più spregiudicata: le dichiarazioni di un collaboratore, Salvatore Cuttone (amico fidato del defunto Giovanni Perdichizzi) hanno infatti portato al ritrovamento, nel di lui appezzamento, di un vero e proprio arsenale di armi già di per sé pericolose ma addirittura “modificate” per essere ancora più letali. Semplice misura preventiva o si preparava una vera e propria “guerra di mafia” tra rivali?
L’elenco degli arresti è lungo e questo purtroppo dimostra la portata della criminalità nel barcellonese, al punto di far parlare, comunque, di un vero e proprio “sodalizio mafioso” e rendere palese una collaborazione anche a bassi livelli che impedisce, ad oggi la completa estinzione del fenomeno.
Tra gli arrestati anche alcuni responsabili di estorsioni e rapine ai danni dei commercianti della zona tirrenica. Sequestrato un consistente quantitativo di armi e munizioni.
Ecco tutti i nomi degli arrestati: Francesco Aliberti (49 anni) nato a Barcellona; Salvatore Bucolo (25 anni) nato a Messina, Gianni Calderone (30 anni) nato a Barcellona; Alessandro Crisafulli (29 anni) nato a Barcellona già detenuto; Carmelo Crisafulli (23 anni) nato a Messina; Elio D’Amico (39 anni) nato a Barcellona; Vito Vincenzo Gallo (32 anni) nato a Messina, Carmelo Giambò (42 anni) nato a Bbarcellona, già detenuto; Giuseppe Antonio Impalà (50 anni) nato a Barcellona; Antonino Mazzeo (46 anni) nato a Terme Vigliatore; Nunzio Fabio Mazzeo (29 anni) nato a Barcellona; Lorenzo Mazzù (28 anni) nato a Barcellona; Aurelio Micale (35 anni) nato a Barcellona; Gianfranco Micale (30 anni) nato a Barcellona; Agostino Milone (44 anni) nato a Barcellona; Filippo Munafò (28 anni) nato a Barcellona; Massimiliano Munafò (44 anni) nato a Barcellona; Carmelo Perroni (39 anni) nato a Barcellona; Francesco Pirri (33 anni) nato a milazzo, già detenuto; Gianfranco Pirri (30 anni) nato a Barcellona; Stefano Rottino (41 anni) nato a Mazzarrà Sant’Andrea; Luciano Runcio (36 anni) nato a Messina; Maurizio Sottile (38 anni) nato a Barcellona; Giuseppe Antonio Treccarichi (49 anni) nato a Cesarò; Santo Alesci (32 anni) nato a Milazzo; Alessandro Artino (29 anni) nato a Barcellona; Antonino Artino (30 anni) nato a Bronte; Salvatore Artino (34 anni) nato a Bronte; Antonino Bagnato (31 anni) nato a Barcellona; Filippo Barresi (48 anni) nato a Barcellona; Domenico Chiofalo (28 anni) nato a Barcellona; Massimo Giardina (36 anni) nato a Patti; Salvatore Italiano (47 anni) nato a Rodì Milici; Carmelo Maio (21 anni) nato a Barcellona già detenuto; Antonino Scordino (48 anni) nato a Barcellona.