“Discontinuità, rottura col passato”: questi sono i termini che hanno accompagnato due recenti elezioni che rimarranno nella storia di Messina. La prima è quella di Pietro Navarra che con i suoi 44 anni è il Rettore più giovane d’Italia. Sin dall’inizio della sua campagna elettorale aveva promesso discontinuità rispetto ai 9 anni di gestione-Tomasello. A distanza di un mese circa da quell’elezione del 28 maggio, è arrivato il momento di Renato Accorinti, divenuto sindaco di Messina il 24 giugno. Ovviamente “discontinuità” è una parola che descrive pienamente le intenzioni di Accorinti, fuori da ogni sistema politico e con tanta voglia di rivoluzionare Messina.
Oggi i due, Renato Accorinti e Pietro Navarra, si sono incontrati a Palazzo Zanca per parlare del futuro dei giovani messinesi. All’incontro hanno partecipato anche il vicesindaco, Guido Signorino; l’assessore alle politiche giovanili, Filippo Cucinotta; ed il direttore generale dell’Ateneo messinese, Francesco De Domenico.
Al termine dell’incontro Accorinti e Navarra hanno fatto capire che vi sarà una collaborazione diretta fra Comune ed Università, con la realizzazione di progetti condivisi che avranno come protagonisti gli studenti e i giovani che rappresentano il futuro della società. “Offriremo massima collaborazione e sostegno al servizio dell’Amministrazione comunale e dell’Università”, hanno sottolineato i due. Il cambiamento per le due istituzioni sembra essere alle porte. La speranza, soprattutto dei giovani messinesi, è che qualcuno lo faccia entrare, senza ostacoli. (SIMONE INTELISANO)