Si è insediata per ultima l’unica donna della Giunta di Accorinti: Patrizia Panarello, Assessore alla pubblica istruzione, alla legalità, alle pari opportunità, che illustra brevemente i primi punti salienti su cui si concentrerà il suo lavoro. Educazione a 360 gradi, in tema di ambiente, società, alimentazione e poi, ancora, le mense per i meno abbienti.
Assessore a Pubblica Istruzione, Legalità e Pari Opportunità, Agricoltura, Artigianato, Commercio, SUAP, Attività promozionale prodotti tipici secondo i principi di sostenibilità, Programmazione Fiere, Mercati, GAS (gruppi acquisto solidale), DES (distretti di economia solidale), RES (reti di economia solidale). Queste tutte le deleghe affidate alla docente di pedagogia interculturale, trentasettenne, impegnata su più fronti, e attualmente impiegata nella sperimentazione di una proposta pedagogica innovativa sensibile ai temi della difesa dei migranti. Primo obiettivo del suo mandato, identificare gli ostacoli e provare a rimuoverli secondo il metodo della cooperazione. “Questo assessorato sarà aperto alle istanze di chi vive i drammi quotidiani, su tutti la disoccupazione”, afferma l’assessore Panarello.
Non scambiamo il termine periferico con marginale.Non dimentichiamoci, come spesso accade a queste amministrazioni che pensano alla città di Messina quasi solo come al centro, che esistono anche i villaggi, zone forse periferiche ma per nulla marginali. E ripartire dalla periferia è per l’appunto tra i buoni propositi. Imparare a conoscere le problematiche di queste zone, avviare la progettazione con l’aiuto di associazioni e instituendo consulte di cittadini.
Idee, quelle dell’Assessore Panarello, che contribuiscono a valorizzare quello che il tessuto cittadino già offre. Si guardi all’apertura pomeridiana delle scuole che consentirebbe di creare spazi di aggregazione per i bambini che non sanno dove andare e risulterebbe un aiuto per quei genitori che non possono affrontare il doposcuola. Si pensi ancora all’istituzione degli orti didattici in aree attigue alle scuole, progetto questo già partito in via sperimentale lo scorso anno presso la scuola Passamonte. Il raccolto, prodotto anche mediante l’esperienza degli anziani che conosco le tecniche di coltura diretta, potrebbe essere cucinato e consumato nelle scuole stesse, o essere introdotto nelle mense già esistenti.
Altro progetto che segue la medesima logica della limitazione degli sprechi, il last minute market, avviato già da alcuni anni a Bologna, che consisterebbe nel recuperare da supermercati, panifici, rosticcerie, alimentari in genere, il cibo invenduto ma ancora buono e ridistribuirlo a chi non ne ha, anche attraverso le mense dei poveri.(LAURA MANTI)