Un rischio di recessione della direzione Generale del Policlinico dal contratto stipulato a seguito della vincita della gara d’appalto alla Euro Ristorazione. È bastata questa ipotesi per far piombare il personale della mensa del Policlinico in uno stato di agitazione. A comunicarlo solo le segreterie provinciali di Filcams CGIL, Fisascat CISL, Uiltucs UIL, Orsa e UGL che, lo scorso 28 giugno, avevano avanzato una richiesta di incontro ufficiale alla Direzione Generale del Policlinico, senza però ottenere, ad oggi, alcuna risposta. Tutto ciò ha contribuito ulteriormente a far crescere un generale clima di tensione tra i lavoratori, i quali, se l’ipotesi divenisse realtà, verrebbero fortemente penalizzati dall’ennesimo taglio del costo del lavoro di oltre il 50%.
Più volte, le segreterie provinciali hanno fatto presente alle autorità competenti le perplessità relative alla gara d’appalto così come concepita. In particolare è stata criticata l’anomalia del ricorso, per la preparazione e la cottura dei cibi, ad un impianto distante più di 60km dalla struttura ospedaliera, che gode già al suo interno di un’apposita cucina, peraltro recentemente ristrutturata per un costo di milioni di euro, a spese dei contribuenti.
Una strategia, quella della Euro Ristorazione, a seguito della quale molti lavoratori sono andati incontro al trasferimento presso il nuovo centro di cottura di Oliveri, sostenendo ingenti spese economiche. Senza contare come l’attuale appalto di ristorazione abbia influito negativamente sulla qualità del servizio fornito. Tutte questioni messe in evidenza anche dall’Assessorato della Salute della Regione Siciliana che, attraverso una nota dello scorso 5 aprile a firma del Dirigente Generale, Dott. Salvatore Sammartano, aveva chiesto chiarimenti circa l’aggiudicazione della gara d’appalto per l’esternalizzazione del servizio mensa ai degenti.
A seguito di tutte queste circostanze, «Le OO.SS. diffidano la Direzione Generale ad assumere alcuna decisione senza un preventivo confronto con le OO.SS. ed inoltre condannano l’operato del Direttore, Dott. Giuseppe Pecoraro, per la gestione superficiale e scellerata di questa annosa vicenda che, così facendo, ha dimostrato pochissima attenzione per il destino di questi lavoratori e delle loro famiglie, per non parlare delle condizioni dei degenti. Riteniamo che la priorità da affrontare sia la piena salvaguardia dell’occupazione di tutto il personale e l’erogazione ai pazienti di un servizio adeguato».
Se il silenzio, durato fino ad oggi, dovesse prolungarsi, le Organizzazioni Sindacali si dicono pronte a nuove azioni in difesa dei lavoratori. (DEBORA RUNCI)